SCUOLA, LA MINISTRA FEDELI ILLUSTRA LE NOVITA'

Tra le novità introdotte dalla Ministra all'Istruzione Valeria Fedeli a giugno, vi sono tre deleghe in particolare che porteranno la filiera di sapere ad intrecciarsi maggiormente con il mondo del lavoro. La prima delega vuole superare disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, fin dai primi mesi di vita. Così viene introdotto un sistema integrato di educazione e formazione che consenta a tutti i bambini e bambine, dalla nascita fino a 6 anni, pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco. Attraverso la costituzione del Sistema integrato progressivamente si estenderanno, amplieranno e qualificheranno i servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia su tutto il territorio nazionale. A questo scopo viene creato un Fondo (229 milioni all’anno) per l’attribuzione di risorse agli Enti locali. Da una parte quindi serve maggiore sensibilità nella prima fase, quella più sensibile, del percorso educativo e dall'altra parte, procedendo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, serve una maggiore qualità dell'insegnamento quindi oggi chi vuole insegnare nella scuola secondaria di I e II grado deve abilitarsi, dopo la laurea, attraverso il tirocinio formativo attivo. L’abilitazione consente di accedere alla seconda fascia delle graduatorie di istituto per fare le supplenze. Per il ruolo occorre attendere e superare un concorso. Andando avanti con l'istruzione, sempre maggiore peso hanno gli istituti professionali, un ambito frammentato tra competenze statali e regionali, nel quale il Ministero mette chiarezza, superando anche l’attuale sovrapposizione con l’istruzione tecnica e rispondendo anche alle esigenze delle filiere produttive del territorio.

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