IN VOLO SULL'ARTE RUPESTRE

Un paracarrello di ultima generazione, formato da una struttura per il volo, il motore, i comandi, il navigatore satellitare, la vela del parapendio, con una velocità di crociera modulabile dai 20 agli 80 chilometri orari, ha sorvolato in questi giorni le rocce preistoriche camune istoriate per documentare e fotografare e filmare a distanza ravvicinata e a bassissima velocità il patrimonio mondiale dell'Unesco. La troupe televisiva ha operato da terra con droni, mentre l'archeologo tedesco Martin Scheich con il collega camuno Paolo Medici hanno sorvolato e raccolto una miniera di immagini “Grande, molto bello vedere un grande panorama, dal lago alle montagne, una valle con tante industrie e tanta arte rupestre. Noi siamo qui per un documentario sull'arte rupestre camuna. Abbiamo montato un sistema di fotocametria di nuova generazione con un nuovo sistema di rilevazione telemetrica ed una fotocamera speciale: con questa apparecchiatura di ultima generazione cerchiamo di documentare il più possibile dall'alto i siti dell'arte rupestre” è stato il commento di Martin Scheich, che è anche un esperto pilota che ha una sua compagnia specializzata che effettua voli per rilevare il patrimonio archeologico in varie zone del mondo a bordo del paracarrello, struttura di volo che lascerebbe senza parole anche grande Leonardo. Il campo volo di Costa Volpino gli è stato segnalato da un imprenditore della Valgardena appassionato di volo che ha scoperto il campo di Costa Volpino nella giornata del volo del 22 luglio scorso nel giorno storico del memorial Stoppani il 3 settembre. Con il passaparola efficace tra appassionati, questo campo volo, certamente tra i migliori nella cerchia alpina, ha già attirato nicchie di mercato impensabili anche solo qualche settimana fa

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