LA ZATTERA DEL LEGNO

Con queste parole, cariche di poesia, Giacomo Scalvini ha introdotto il pubblico presente venerdì 15 dicembre al Teatro delle Ali di Breno, alla visione del mediometraggio La Zattera di Legno, la Bina. Un lavoro che mostra con estremo realismo, le fatiche di quei mestieri che si sono sviluppati attorno alla foresta della Valgrigna. Suoni, rumori, voci, immagini di fatiche di ieri e di oggi, che invitano a riflettere su quanto sia difficile ma prezioso, il rapporto tra uomo e natura. Boscaioli, maniscalchi, carrettieri, binadri. La necessità di farsi spazio tra le foreste, le strade impervie e i fiumi pericolosi, ha forgiato nel dna la gente che negli anni '50, in cui è ambientato il filmato, trovava nella fatica il mezzo per nobilitare il lavoro. Un concetto senza tempo, così come il messsaggio che Giacomo Scalvini, da sempre attaccato alla sua terra e alla sua gente, ha voluto trasmettere. Giacomo Scalvini, anche nella Zattera di legno individua la poesia come migliore mezzo per raccontare un modo passato, ma ancora presente nei mestieri e nelle professioni di oggi, un modo vero fatto di un pasto attorno alla stessa tavola, di tribolazioni e preghiere. Ed è nei volti e nelle parole dagli attori, gente semplice, del paese, che con mani esperte svolgono le fatiche più eroiche, che la poesia si realizza. Con la regia di Giacomo Scalvini, le riprese e il montaggio di Emanuele Testa, con la collaborazione alla sceneggiatura di Davide Albertinelli e Francesco Bontempi, hanno dato voce e immagini alle fatiche della Valgrigna, nei panni di attori, Luca e Marino Bellicini, Caterina, Giuliano, Mario, Pietro Bettoni, Pietro Bonagini, Arturo e Claudio Federici, Andrea Galli, Marco e Mauro Gehza, Diego Lombardi, Giuseppe Massoli, Pietro Panteghini, Mario Pedretti, Atostino e Manuel Rinetti, Marco Salvetti e Rita Tomera. Alla traduzione e ai sottotitoli, Chiara Della Noce e Marta Ghirardelli. Un lavoro di ricerca storica e di memoria, che ha trovato l'appoggio pieno da parte della Pro Loco di Esine e dell'amminsitrazione comunale di Esine. Un lavoro destinato a fare parlare dell'operosità della gente della Valgrigna, negli anni futuri.

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