300 FORESTALI A RISCHIO

Per tornare a lavorare attendevano l'esito del bando di Regione Lombardia con la graduatoria dei progetti e l'assegnazione dei finanziamenti. Doveva uscire ad aprile ma è stato rinviato a giungno. Così 300 lavoratori forestali, senza lavoro e senza stipendo da 5 mesi per via del blocco delle attività nei mesi invernali, ora dovranno attendere ancora un mese e mezzo prima di poter aver assegnato un incarico. L'allarme è della Fai Cisl Lombardia: a rischio c'è la stabilità economica di circa 300 famiglie e la manutenzione del territorio boschivo, dei sentieri e dei torrenti per l'estate 2018. I Consorzi Forestali, 7 quelli presenti in Valle Camonica dove sono attivi circa la metà dei 300 lavoratori lombardi, da anni denunciano i tagli della Regione con il piano di sviluppo rurale e ora confidano nella nuova legislatura regionale. Ma il rinvio dell'esito del bando tanto atteso, non è un segnale incoraggiante. Per questo i sindacati del settore ha chiesto un incontro urgente all'assessore all’Agricoltura, Alimentazione e al Sistema del Verde di Regione Lombardia, Fabio Rolfi. Ma la copa del rinvio, affermano i sindacati, non è solo della Regione: probabilmente una qualche responsabilità è anche dei Comuni che sono soci dei Consorzi forestali e che non sono riusciti ad attivare quelle soluzioni che la Comunità Montana ha consigliato per poter partire con i lavori primaverili.

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