MUORE CADENDO DA UN ALBERO

Infortunio mortale poco dopo le le 8.00 di questo sabato mattina in località Disone sopra Grignaghe di Pisogne, nel roccolo Pozza Belleri: Giovanni Laini, 72enne abitante a Pisogne al villaggio Marcolini, che si era recato nella zona del capanno di caccia per effettuare dei lavori coadiuvato dal figlio, è caduto da una scala a pioli in ferro dall'altezza di circa 3 metri, finendo su sassi affioranti e ceppaie ferendosi mortalmente. L'uomo si recava frequentemente nel roccolo di Disone dove stava facendo i lavori di pulizia del sottobosco, del taglio dei rami degli alberi, della sistemazione dei pali e delle casette per gli uccelli da richiamo in vista della prossima apertura della caccia. La sua era una cura quasi maniacale per il roccolo Pozza Belleri al quale si dedicava ormai a tempo pieno, dopo che da cacciatore vagante era diventato capannista. Era rimasto vedovo e pare che il passatempo tra bosco, prati e roccolo riuscisse a dargli sollievo. Anche questo sabato era salito da Pisogne con il figlio Marco per affrettarsi a sistemare quel grande faggio sul quale era necessario compiere delle potature e mettere i pali per reti e gabbie. Marco stava lavorando sulla pianta all'altezza di circa 5 metri, quando ha chiesto al padre di passargli del filo di ferro. Giovanni è salito sulla scala a pioli di ferro, solidamente appoggiata al terreno ed al grande faggio ma ad un certo punto ha perso l'equilibrio ed è caduta a faccia in giù dall'altezza di circa tre metri, finendo pesantemente sui massi sottostanti e sulla ceppaia affiorante. Il figlio dall'alto si è reso contro di quanto era accaduto e, con il cuore in gola, ha chiesto aiuto alle persone di una casa a poca distanza: allertato il 112, sul posto sono giunti l'ambulanza da terra del 118 di S. Maria Assunta di Pisogne, l'elicottero del 118 da Brescia atterrato a pochi metri dal luogo della tragedia, i carabinieri del comando di Breno, i vigili del fuoco del Distaccamento di Darfo con due mezzi. Ai sanitari intervenuti è stato subito chiaro che per il 72enne non c'era più nulla da fare. Quindi, ottenuto il nulla osta dal Magistrato di turno, la slama è stata trasferita nell'abitazione a Pisogne dove è stata allestita la camera ardente. Nella zona di Grignaghe ed a Pisogne la notizia si è sparsa rapidamente: Giovanni Laini era molto conosciuto e stimato, sia nell'ambiente del paese che tra i cacciatori ed i farquentatori della montagna.

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