AL CIMITERO OLTRE L'USANZA

Ci sono persone che aderiscono volentieri al rituale collettivo della visita al cimitero in occasione della festività di Ognissanti e della giornata dedicata ai defunti, altri lo respingono per motivi diversi. Alcuni non ci vanno il 2 novembre perché non hanno l’abitudine di andare al cimitero, non lo fanno mai, sentendo che il proprio caro non è lì; altri ritengono che una visita fatta solo “per dovere” o “per farsi vedere” sia solo un’usanza ipocrita, soprattutto se accompagnata dal disinteresse nel resto dell’anno; altri ancora, rifiutano di aderire a un rito di cui vedono soprattutto i risvolti commerciali e preferiscono andare in visita ai propri cari in un momento che sia più intimo e raccolto. Alcune persone, dopo una perdita, sentono la necessità di recarsi al cimitero anche più volte al giorno, ossessivamente, e manifestano segnali di disagio se non ne hanno la possibilità. Altre non riescono ad andarci, pur desiderandolo, perché il pensiero del proprio caro nella tomba è eccessivamente angosciante; allo stesso tempo si sentono in colpa verso il defunto e temono la riprovazione sociale. Altre persone semplicemente non sentono il bisogno o il desiderio di andarci perché hanno collocato la persona morta altrove, preferiscono avere momenti di raccoglimento in casa o in altri luoghi che identificano maggiormente come legati al proprio caro.

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