UN MUSEO PARTECIPATO

Ha pochi mesi di vita ed ha già avuto un successo insperato. Sono stati quasi 5 mila i visitato del museo della fotografia camuno. Rappresenta un viaggio nel passo tra la Valle Camonica ed il Sebino. Spazia dalla fine dell'800 agli anni '70 sel secolo scorso attraverso centinaia di fotografie. Il museo è ospitato in Villa Guidetti a Borno, una dimora signorile dei primi del '900. L'esposizione nasce da un'idea di tre amici: Mauro Fiora, Antonio Martinelli, Giacomo Goldaniga ed è stata sposata dal comune di Borno. Il primo passo è stato quello di scegliere fra migliaia di immagini quelle da esporre. Il risultato è quello che vi mostriamo in questo viaggio: 17 stanze, per ognuna un tema, 4 corridoi con fotografie che raccontano di vita, di genti, di paeaggi, di antichi mestieri e di guerra. Nel seminterrato c'è la sessione dedica ai paesi. Nella stessa galleria un omaggio a personaggi illustri. Al fotografo Emilio Veclani per l'alta Valle, al forestale Ezio Gualdi di Borno, a Giorgio Gaioni insegnante e poeta originario di Angolo che fu sindaco di Darfo e al fotografo Angelo Galbassini di Cevo. Chiaramente non poteva mancare una sezione speciale dedicata al fotografo camuno per antonomasia Simone Magnolini, bornese, vissuto tra il 1895 e il 1982 e inventore, fra le altre cose, della foto pittura. Sezioni della mostra sono dedicate ai mezzi di trasporto, alle guerre, si parla attraverso le immagini delle pratiche sportive e religiose, ci sono in mostra foto di luoghi, paesaggi, volti...il museo è dotato di una riunione utilizzata per incontri e conferenze, ma soprattutto è un museo in divenire e partecipato.

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