LA VALLE SERIANA PIANGE CILESI E CAMOZZI

E' stato un inizio settimana nero in Valle Seriana. Alla già difficile situazione venutasi a creare con i molteplici casi di Coronavirus si sono aggiunti due lutti che hanno lasciato senza parole i residenti, a cominciare dalla scomparsa di Ivo Cilesi il terapeuta morto all’ospedale di Parma nella notte tra domenica e lunedì, per contagio da Coronavirus, luminare delle terapie non farmacologiche per i pazienti di Alzheimer e papà di metodi innovativi come la «doll therapy» o il «treno virtuale». Aveva 62 anni, e sulla sua situazione sono in corso approfondimenti su eventuali patologie pregresse. Verifiche che potrebbero riguardare l’incidenza sul quadro clinico di problemi metabolici e cardiovascolari. Cilesi viveva a Cene e, tra gli altri, collaborava con il centro Faber per l’Alzheimer all’ospedale di Gazzaniga e la casa di riposo di via Gleno. A San Paolo d’Argon, inoltre, aveva creato un centro così come alle Terme di Salsomaggiore. Cilesi arrivò quindici anni fa a Vertova per un progetto con la Fondazione cardinal Giorgio Gusmini, che assiste 41 ospiti affetti da l’Alzheimer. Altrettanto sconvolgente la notizia dell'improvvisa morte di Piero Camozzi agente di polizia locale di Colzate, e vigile del fuoco volontario del distaccamento di Gazzaniga dove aveva rivestito la carica di comandante. Camozzi, 56 anni, si è spento lunedì all’ospedale di Seriate dove si era sottoposto ad un esame di coronarografia programmato da tempo. Ora non resta che attendere l'esito dell'autopsia, prima di allestire la camera mortuaria presso il distaccamento Gazzanighese. Apprezzato da tutti per la sua grande disponibilità, cortesia e le spiccate doti umane lascia nel dolore la moglie e due figli gemelli, in organico come pompieri volontari al distaccamento di Gazzaniga.

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