RIANIMAZIONI VUOTE NELLE ASST BERGAMASCHE
La somma dei malati gravissimi ricoverati, nei giorni di picco, nelle terapie intensive degli ospedali bergamaschi arrivava a circa 200, mentre a ieri erano 38 (più tre in attesa dell’esito dei tamponi e due già negativi al virus). Zero pazienti Covid nelle terapie intensive delle Asst Bergamo Est e Bergamo Ovest. Negli ospedali dell’Azienda che fa capo al «Bolognini» di Seriate. Al «Papa Giovanni», sono state ricoverate in terapia intensiva fino a circa 100 persone contagiate dal virus: oggi sono un terzo, 33. Questi i dati incoraggianti dei posti letto occupati ora nelle terapie intensive orobiche. La curva dei contagi nella Bergamasca resta quindi piatta, 10 giorni dopo la fine del lockdown. A due settimane dall’ avvio dell’ indagine Ats su gruppi di cittadini sottoposti a test sierologici e dall’accertamento sulla sieropositività degli operatori sanitari nelle strutture sanitarie del territorio bergamasco si confermano anche con gli esiti delle ultime campionature di questa settimana: tra il 60 e il 62% dei cittadini sottoposti ai test sierologici è risultato positivo, ovvero, secondo l’ evidenza scientifica, ha manifestato anticorpi al Covid, quindi è entrato in contatto con il virus. E tra il 21 fino a oltre il 38% del personale sanitario (medici, infermieri, Oss, tecnici di laboratorio) ha avuto un esito positivo. I dati di quest’ ultima settimana manifestano una tendenza già confermata dai dati parziali. Il picco più alto, per quanto riguarda gli operatori sanitari, viene riscontrato nell’ Asst Bergamo Est (a cui fanno capo gli ospedali di Seriate, Alzano, Piario, Gazzaniga, Lovere, Sarnico in partecipazione con Habilita, Trescore in partecipazione con Ferb e il Pot di Calcinate) dove, i dati più recenti evidenziano che su 951 dipendenti sottoposti ai test sierologici sono 364 i positivi, con una percentuale del 38,2%, mentre risulta un 2,3% di casi dubbi. Va rimarcato che per quanto riguarda i test sierologici ai dipendenti, dall’ indagine vengono esclusi quelli che sono già rientrati al lavoro e che hanno avuto già due tamponi negativi, e che quindi sono giudicati guariti e non contagiosi; inoltre va rimarcato che gli operatori che vengono sottoposti al test aderiscono all’ indagine sempre su base volontaria. Questo vale per tutte le Asst.
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