BASTA NOTIZIE INFONDATE
Gran clamore e grande paura diffusa, forse anche ad arte, per il caso di una bambina di 5 anni ricoverata in pediatria Padova in gravi condizioni, intubata e positiva al Covid-19. Sul caso, interpellato da noi, il primario di Pediatria dell'Ospedale di Vallecamonica, in rete con i pediatri ospedalieri italiani e con l'Ospedale Buzzi di Milano, centro di riferimento per le malattie rare dei bambini, specifica alcuni passaggi importanti. Intanto quanto riferito dalla stampa non è suffragato dalla comunità scientifica le cui conclusioni ancora non ci sono. Quindi, sentiti i Pediatri di Padova, si sa che il quadro clinico di ingresso in Ospedale della bambina è dovuto ad una grave diarrea mucoematica che ha provocato una sindrome uremico-emolitica, che ha colpito vari organi e apprati. Da qui la necessità della terapia intensiva. Come previsto dal protocollo del Ministero della Salute, all'ingresso in ospedale alla bambina è stato fatto un tampone che è risultato positivo. Da qui ad affermare che la bambina è stata ricoverata per sindrome da infezione da Covid-19 non c'è alcuna evidenza scientifica. Non è certo questo l'unico caso di bambino, anche molto piccolo, positivo al tampone: anche in Vallecamonica ci sono casi, molto circoscritti e noti ai pediatri, che peraltro lavorano in rete con l'Ospedale Buzzi di Milano, centro di riferimento regionale sulle infezioni pediatriche gravi. Come si può capire, anche questo caso, come numerosissimi altri, dice chiaramente che è necessario avere tutti gli strumenti di conoscenza clinica e scientifica, virologica, epidemiologica, statistica e sanitaria, per poter parlare di episodi, come quello citato, che se dati in pasto in modo acritico al pubblico non possono fare altro che creare allarme con ulteriori danni psicologici e sociali tra la gente.
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