NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE

Sabato 26 e domenica 27 settembre la storica Festa del fungo e della castagna di Pisogne, seppur in una versione ridotta rispetto al passato proprio per andare incontro alle normative anti-Covid, ha inaugurato l’autunno camuno e sebino nel solco di una tradizione che perdura dal 1950. La sagra più longeva della provincia di Brescia, che solo il prossimo anno celebrerà ufficialmente il 70esimo in tutte le sue sfumature, nel fine settimana ha attirato sul lungolago migliaia di persone premiando la coraggiosa scelta della Pro Loco: una versione in tono minore, quella del Fungo e della Castagna 2020, ma comunque molto apprezzata dal pubblico, patrocinata da diversi enti e realizzata in partnership con Assocamuna. Per ottemperare alle norme sanitarie l’area della sagra è stata notevolmente ridotta e limitata alla piazza Umberto I°, al lungolago e alla zona del Lido, dove gli immancabili castagnari hanno arrostito oltre 20 quintali di caldarroste che anche quest’anno si sono confermate il prodotto più apprezzato e venduto. Il percorso ha previsto quattro varchi controllati dai volontari e non ci sono stati stand gastronomici per evitare di penalizzare i ristoratori, i quali hanno partecipato all’evento con un menù dedicato a base di funghi e castagne.  35 gli espositori presenti, 1/5 rispetto agli anni scorsi, rigorosamente a carattere locale e nazionale, per premiare i prodotti e l’artigianato nostrano. Solamente due gli spettacoli in calendario: le fontane danzanti sul lago al sabato sera, che hanno attirato una moltitudine di gente dal lungolago, e la magia delle bolle di sapone alla domenica. In via Piangrande non sono mancati laboratori per i più piccoli, mentre alla Darsena era presente un elicottero per dare l’opportunità a tutti l’emozione del volo. Molteplici anche quest’anno le associazioni del territorio coinvolte come l’AIDO e il 118 di Santa Maria Assunta, una cinquantina i volontari che hanno donato tempo ed energie per portare avanti una tradizione che chiama a raccolta il territorio per augurare all’autunno il suo speciale bentornato.

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