APPRENSIONE PER LUIGI PILENGHI

Le sue tracce si perdono sabato pomeriggio quando Luigi Gino Pilenghi, 88 anni, è uscito dalla sua casa di via Legnago per la solita passeggiata e purtroppo non vi ha più fatto ritorno. Il figlio, non vedendolo rientrare per cena, ha immediatamente allertato i carabinieri ed il sindaco, quindi già sabato notte ci si è mobilitati per le ricerche dell'anziano che questa domenica sono state organizzate come prevedono i protocolli e che sono continuate anche questo lunedì con grande spiegamento di forze. In campo ci sono i carabinieri, i vigili del fuoco, i volontari del soccorso alpino, quelli della protezione civile, in totale una sessantina di persone organizzate in squadre miste che stanno battendo palmo a palmo i sentieri fra il Monte Covolo e Soprazzocco dove sarebbe stato visto per l'ultima volta. Erano zone che l'anziano conosceva bene e che frequentava regolarmente. Potrebbe essere stato vittima di una malore o di una caduta. Nella palestra comunale del paese – dove anche il sindaco segue con appresione le ricerche – è stato allestito il centro di coordinamento. Qui vengono pianificate le riferche ed organizzate le squadre da mandare sul territorio. Le ricerche proseguono senza sosta con tutti i mezzi a disposizione. I vigili del fuoco del comando provinciale di Brescia sono in posto con l'UCL l'unità di comando locale e con due specialisti TAS (quelli che conoscono le tecniche di topografia applicata al soccorso), due cinofili, una squadra permanente di specialisti SAF. Sono stati impiegati durante le ricerche di quest'oggi anche tre droni mentre a sorvolare la zona è stato il Drago, uno degli elicotteri dell'elinucleo di Malpensa.

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