I GEOLOGI DEL FUTURO AL MANIVA

Elmetti da geologo regolamentari, occhiali di protezione, giubbetti catarifrangenti, martelline, zaini, quaderni per appunti, atlanti con mappe geologiche, microscopi da campo per l'analisi della cristallizzazione delle rocce: sono la dotazione di ognuno degli studenti, un centinaio in tutto, del primo anno del Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” della Facoltà di geologia dell'Università degli Studi di Milano alla loro prima uscita annuale per lo stage pratico di rilevamento geologico. La zona prescelta è quella del Maniva, di grande importanza scientifica e di facile accessibilità per studenti che provengono da molte parti d'Italia che in una settimana esplorano a piedi le zone del Dasdana, di Ravenole, del Dosso dei galli, scollinando tra Valcamonica, Valtrompia e Valle del Caffaro. Ed è proprio passo dopo passo, sia nel percorso di studi che sul terreno che dovranno calpestare nella loro professione che il geologo di domani acquisisce quegli elementi indispensabili oggi a dare molte risposte urgenti, vista la grande fragilità della terra ed in particolare di montagne e vallate alpine. Forse anche questi giovani, formati da subito alla sensibilità profonda di tutto il pianeta, ma anche di ogni singolo granello di terra, possono rappresentare un nuovo domani per tutti.

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