RIPRENDE LA CACCIA IN LOMBARDIA

Giovedì 23 settembre la Giunta regionale ha approvato le disposizioni integrative del calendario venatorio regionale 2021/2022, in adeguamento al parere Ispra - l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – al fine di riaprire la caccia dopo la sospensione decisa martedì dal Tar, che aveva accolto in via cautelare il ricorso presentato dalla Lega Abolizione Caccia e che ne aveva determinato la sospensione fino al 7 ottobre. Da questo sabato è dunque ripresa in Lombardia la caccia relativa all’addestramenti cani e per l’appostamento di alcune specie (quali colombaccio, cornacchia grigia e nera, gazza, ghiandaia e merlo), mentre per il via libera completo servirà attendere il prossimo 2 ottobre. Il documento approvato in Regione avrà validità fino al prossimo 7 ottobre, in attesa della sentenza sul calendario originale. “In questo modo – ha affermato l'Assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – verranno ridotte le giornate perse, dando ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l’attività”. Come anticipato dal 2 ottobre ripartirà dunque la caccia alla piccola fauna stanziale in forma vagante (relativa a specie come fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) e alle specie ornitiche sia da appostamento che vaganti (per es. anatidi, tordo boccaccio, beccaccia e beccaccino), mentre la caccia al cinghiale, in tutte le sue forme, non era stata toccata dalla sospensiva. Prosegue inoltre la caccia in selezione agli ungulati poligastrici (come cervo, capriolo, camoscio e muflone), appositamente regolamentata con decreti dei dirigenti AFCP.

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