2 MILA FIACCOLE PER IL BEATO INNOCENZO

Ben oltre duemila persone hanno attraversato la Vallecamonica da Sovere, Pisogne, Angone, Piamborno, dal Convento dell'Annunciata, da Capo di Ponte, Niardo, Breno, passando per l'Ospedale di Esine per raggiungere la chiesa parrocchiale di Berzo Inferiore, accolti dai Sacerdoti che hanno guidato la preghiera al Beato Innocenzo da Berzo con la benedizione finale con la sua reliquia. Si è svolta così, nella semplicità composta la 14esima edizione della Fiaccolata valligiana camuna, interrotta nei tre anni di divieto di assembramento per la pandemia. Significativo e forte il passaggio di tutti i pellegrini dal guardino interno dell'Ospedale di Esine. Molti fedeli del Beato Innocenzo oggi sperano nel miracolo perché possa venire dichiarata Santo dalla Chiesa cattolica. E a proposito di miracoli, a Niardo, paese natale del beato Innocenzo, dove è partita una nutrita colonna di pellegrini, non dubitano che la sua mano abbia salvato il paese la scorsa estate dall'alluvione dei torrenti Re e Cabello. Così come a Berzo nessuno dubita che il beato faccia miracoli quotidiani, soprattutto legati ad esempi di vita di chi ha abbracciato con gioia un percorso di fede. La fiaccolata si è conclusa nel migliore dei modi ed in modo altrettanto semplice, ordinato e composto, i partecipanti hanno fatto rientro a tarda sera ai loro paesi con una gioia nuova nel cuore.

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