VOLONTARI AD ALTA QUOTA
La stagione 2023 ha aperto il secondo week end di giugno con il raduno dei CAI camuni che hanno ricordato Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli nel 30esimo anniversario della loro scomparsa l'8 agosto 1993, a pochi metri dalla vetta della Nord dell'Huascaran in Perù. Una spedizione quella organizzata dal Cai di Cedegolo per attirare l'attenzione sulle condizioni di vita dei poveri delle Ande aiutati dall'Operazione Mato Grosso. La storia del rifugio Torsoleto è legata a Battistino e Giandomenico perchè dopo la tragedia gli amici dei due alpinisti camuni decisero per ricordarli di dedicare loro un rifugio e decisero di ricostruire il Torsoleto, ospedale militare durante il primo conflitto mondiale a 2500 metri di quota. Tra il 1994 e il 1998, circa 3 mila giovani (soprattutto ragazzi dell’Operazione Mato Grosso ma anche tanti amici di Battistino e Giandomenico), sono stati impegnati impegnati nei lavori di trasporto a spalle dei materiali di muratura (cemento, travi, mattoni, etc.), di raccolta pietre, di costruzione. Tutto il lavoro è stato svolto gratuitamente, nel rispetto della montagna, all’inseguimento del sogno di Padre Ugo , salesiano ispiratore dell’O.M.G., di educare i giovani lavorando gratuitamente per i più poveri. A 30 anni di distanza il rifugio Torsoleto persegue ancora gli obiettivi di Battistino e Giandomenico riassunti nel motto della spedizione. Salire in alto per aiutare chi sta in basso. Il rifugio è gestito a rotazione da gruppi di volontari che generalmente si fermano per una settimana e non arriva solo dalla Valle Camonica.
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