ALTRE DUE VITTIME DELLA STRADA
Ancora due vittime della strada decedute dopo il ricovero in ospedale. Non ce l’ha fatta Andon Kumria, 23 anni, albanese, cuoco di professione, coinvolto nello schianto in auto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre, lungo l’autostrada A4. Il giovane per 12 giorni ha lottato tra la vita e la morte, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Andon aveva studiato materie enogastronomiche in Albania e aveva anche scritto un libro in materia. Una passione innata la sua per la cucina che metteva a confronto con creatività le diverse culture culinarie incontrate. L’incidente in cui era stato coinvolto era avvenuto tra i caselli di Capriate e di Dalmine dell’A4, in direzione di Venezia. Sulla zona c’era la nebbia e per cause in fase di accertamento, finiva per sbattere violentemente contro la barriera di cemento che divide le corse autostradali. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime, tali da costargli la vita a 12 giorni dall’accaduto. Purtroppo, non ce l’ha fatta Lorenzo Colombo, l’ottantasettenne coinvolto mercoledì mattina in un incidente a Dalmine. Un decesso il suo avvenuto due giorni dopo il ricovero in prognosi riservata. Si aggiunge così al triste elenco, troppo lungo, dei ciclisti morti in strada nella Bergamasca. Mercoledì, intorno alle 10,15 Lorenzo Colombo stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la rotatoria in fondo a via Fabio Filzi, a Dalmine quando è stato urtato da una Fiat Panda, che lo ha sbalzato dal mezzo facendolo cadere a terra. Le dinamiche sono ancora al vaglio degli agenti della Polizia locale, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri. Nell’impatto, l’anziano sbatteva violentemente la testa sull’asfalto, perdendo conoscenza. Nel pomeriggio di venerdi il cuore dell’uomo cessava di vivere.
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