SILVIA SARDONE IN CAMPO PER CAMBIARE QUESTA EUROPA

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Giuslavorista con laurea in giurisprudenza alla Bocconi, con un dottorato di ricerca in relazioni di lavoro e un master in Business Administration del Politecnico, l’europarlamentare della Lega Silvia Sardone torna a chiedere la fiducia degli elettori della Lombardia, del Piemonte, della Liguria e della Valle D’Aosta. Consigliere di municipio prima, poi dal 2017 eletta nel consiglio comunale a Milano, eletta anche consigliera regionale e dal 2019 eletta nel Parlamento Europeo, Silvia Sardone che a Bruxelles siede nel Gruppo Identità e Democrazia, in questi ultimi cinque anni di politica si è contraddistinta per numerose battaglie che l’hanno portata a presentare in aula 181 interrogazioni, ad animare 122 dibattiti nell’assemblea e a registrare il 97% delle presenze in aula nelle sedute del Parlamento Europeo. Cambiare questa Europa, ovvero l’Europa delle auto elettriche entro il 2025, dei limiti all’agricoltura, delle politiche fiscali che penalizzano alcuni Stati favorendone altri, incerta di fronte agli scenari bellici del mondo, secondo la Sardone si può con un governo di centrodestra anche in Europa, con un unico gruppo di maggioranza che segue il modello italiano. Più volte – afferma la Sardone – forze di centro destra, pur sedendo in gruppi diversi, come FI nel PPE  FdI tra i Conservatori, hanno votato insieme.  La geografia politica alla prova delle urne potrebbe cambiare rispetto a quella che oggi vede al governo popolari, socialisti e liberali e che nel 2019 portò Ursula Von del Leyer al vertice della Commissione europea. Sotto scorta per le sue posizioni contro il velo islamico come simbolo di sottomissione, autrice del libro “Mai Sottomessi, cronache di un’Europa islamizzata” in cui racconta la perdita di identità delle città europee di fronte all’islam e all’integralismo islamico, aggredita nei giorni scorsi da esponenti dei collettivi studenteschi e dei centri sociali a Torino, davanti a Palazzo Nuovo, sede dell'Università di Torino, occupata per la protesta pro Palestina, Silvia Sardone non arretra dalle sue posizioni, anzi, le rilancia con fermezza in difesa della libertà. Una passione, quella per la politica, che la porta spesso in Valle Camonica, sua seconda casa in seguito al matrimonio con il leghista di lungo corso Davide Caparini, dove è quindi presente in spesso in occasione di eventi ed iniziative, per creare un filo diretto tra la Valle Camonica e l’Europa.

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