UN OSPEDALE DI COMUNITÀ NEL NOME DI DON PIERINO
Ciò che deve muovere un'impresa è la dignità della persona che merita il massimo rispetto e la più attenta considerazione, specie se malata o indebolita. Lo diceva don Pierino Ferrari, sacerdote bresciano, nativo di Clusane d'Iseo in odore di santità. Il 10 febbraio di quest'anno, è stato , infatti, ufficialmente avviato il processo di beatificazione del servo di Dio don Pierino che è stato promotore e fautore di opere per i più poveri ed indifesi e per i malati. Il suo ultimo progetto, postumo, (con Perino è morto il 31 luglio 2011) è la Casa di Comunità Genesaret che ha aperto i battenti proprio in questi giorni – dopo l'inaugurazione del 27 luglio scorso -. Si tratta di una realtà significativa che consolida e arricchisce ulteriormente le iniziative della Cooperativa Rapahel fondata da don Pierino nel 1984. Da quarant’anni, la cooperativa garantisce infatti alla persona un sostegno sanitario integrato. L’ospedale di Comunità Genesaret fornisce servizi di riabilitazione per i pazienti reduci da importanti interventi chirurgici. Questa novità rappresenta un importante traguardo per la cooperativa Raphaël e per la comunità Laudato sii. L’Ospedale di Comunità Genesaret rappresenta, peraltro, non solo la prima esperienza di residenzialità per la Cooperativa ma anche uno dei primissimi Ospedali di Comunità “privati accreditati” in Regione Lombardia. Alla sua realizzazione hanno contribuito l’impegno e la dedizione dei tanti sostenitori e donatori delle opere di don Pierino (in particolare gli Amici di Raphaël e le Sentinelle del Laudato Sì') e la Fondazione Cariplo, che attraverso il bando emblematico maggiore ha erogato un milione di euro. A benedire la struttura il vicario del vescovo di Brescia mons. Gaetano Fontana. All'inaugurazione erano presenti oltre ai rappresentanti delle cooperative fondate da don Pierino, tanti volontari che ne seguono le orme (presenti anche in Valle Camonica e sul Sebino), i veritici dell'ASST e dell'ATS locali, il sindaco di Desenzano Guido Malinverno, i colleghi dei comuni di Sirmione, Calcinato, Bedizzole, Lonato, Montichiari, l'assessore regionale Simona Torini e la consigliera Claudia Carzeri, le autorità religiose e militari del territorio, il personale delle strutture.
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