L'ULTRA TRAIL DEI RECORD

900 partecipanti provenienti da 32 paesi; numeri record per l'edizione n. 10 dell'Adamello Ultra Trail che si conferma tra i principali eventi di ultra-running del panorama italiano e della scena internazionale. Si svolge a cavallo tra la Valle Camonica e la Val di Sole e si snoda fra i camminamenti e le trincee della Grande Guerra e nei parchi naturali dell'Adamello e dello Stelvio. Quattro le gare che hanno animato le montagne camune trentine per tre giorni: Ficek e Bodnar trionfano sulla lunga, Hilbert e Epiney nella 100 km, Carrara e Moderana sulla 60 km, Nicolini e Maschi nella corta. Il re dell'edizione 2024 arriva dalla Polonia: è Roman Ficek che taglia il traguardo di Vezza d’Oglio poco prima delle 11:00 di sabato 21 settembre, fermando il cronometro in 25 ore 46 minuti e 27 secondi. Un risultato maturato nella serata di venerdì, quando dopo aver preso la testa della corsa ha progressivamente incrementato il suo distacco dalla concorrenza. La 170 Km uomini si è decisa di fatto lì. In prima battuta era stato il campione uscente Daniele Nava a prendere le redini della corsa guidando fino al passaggio sul Passo del Tonale. Nonostante lo sforzo, il suo distacco non è mai salito oltre i 10 minuti, con il russo Sergej Nalkin e il polacco Roman Ficek a distanza di sicurezza. Dopo le otto di venerdì il russo è uscito fuori percorso, perdendo molto tempo e lasciando strada libera al recupero di Nava e Ficek. A quel punto è stato proprio il polacco ad andare in testa, incrementando il suo vantaggio nel corso della notte. A mezzanotte il gap era di poco più di 10 minuti, alle 7:00 era salito a oltre 40 minuti. Una progressione a cui Daniele Nava non ha saputo tenere testa nonostante la sua lunga esperienza ad Adamello Ultra Trail, andando a chiudere la sua prova dietro Ficek sul traguardo di Vezza d’Oglio. Dietro di loro si appesantiva anche l’azione di Sergej Nalkin, scivolato al quarto posto, con il canadese Galen Reynolds a prendersi il gradino più basso del podio a poco meno di due ore dal vincitore. Si chiama Daria Bodnar la regina della 170 km donne arriva dall'Ucraina e sventola orgogliosamente la bandiera della sua nazione sul traguardo di Vezza d'Oglio dopo 35 ore, 14 minuti e 35 secondi di fatica. In pochi accreditavano il nome di Daria Bodnar come possibile vincitrice ai nastri di partenza ma l'ucraina ha saputo costruire il successo con un ritmo costante, una silenziosa sopportazione della fatica e l'orgoglio di rappresentare la sua nazione. La corona che apparteneva a Giulia Saggin è andata a lei.

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