UNO SPIRITO MISSIONARIO FINO ALLA FINE

Nei suoi 122 anni di storia, l'Istituto Missioni Consolata, nato nel 1901 a Torino per opera dell'allora Canonico Giuseppe Allamano, proclamato Beato dalla Chiesa e Santo da questa domenica 20 ottobre, è oggi una Congregazione internazionale e multiculturale con 906 missionari provenienti da 30 Paesi e residenti in 231 comunità presenti in 29 paesi in Africa, America, Asia ed Europa. Molti sono i giovani che dalle vallate alpine hanno studiato nei seminari della Consolata, diventando poi Missionari, come è accaduto a Rinaldo Do di Montecchio di Darfo, diventato sacerdote 40 anni fa e, da allora, Missionario in Congo con molte diverse mansioni, tra cui anche quella di essere padre provinciale di quella regione. Un tempo i Missionari partivano e non tornavano più; poi sono iniziati alcuni viaggi in visita alla loro casa madre, ai confratelli, alle famiglie, al paese di origine. Oggi ogni tre anni i Missionari rientrano in Patria per riposo, cure, incontri, animazione missionaria e per raccogliere fondi per le loro missioni, come sta facendo in questi giorni il darfense Padre Rinaldo Do. Il ritorno nella propria Patria, ricca e prosperosa, per chi vive nelle zone difficili della terra è sempre un'occasione per testimoniare le difficoltà di almeno un terzo dell'umanità, chiedendo aiuto per la Missione da sostenere. Missionari e missionarie della Consolata, insieme, in Italia e nel mondo, festeggeranno solennemente questa domenica 20 ottobre la canonizzazione del loro fondatore, il beato Giuseppe Allamano, che fu nipote di S. Giuseppe Cafasso, allievo di S. Giovanni Bosco, maestro di San Domenico Savio, confratello e collaboratore di S. Giuseppe Cottolengo, in quel lembo di Piemonte che dette origine agli “Emigranti del Vangelo” con il cuore tra la gente e lo spirito in Dio.

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