Due tragedie in montagna

E’ stato, con ogni probabilità, il ghiaccio o un passaggio difficoltoso, lungo il sentiero numero 1 del Resegone, la causa della scivolata, che ha fatto precipitare per 150 metri Maria Caterina Colosio, classe 1966, originaria di Tavernola Bergamasca ma residente da anni ad Adrara San Martino. Una caduta improvvisa durante la discesa. Per la donna, non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio dell’antivigilia di Natale, sotto gli occhi dei sei escursionisti che stavano con lei. Erano le 14,30 quando è partita la chiamata al 112. Sul posto venivano inviate squadre dei tecnici del Corpo nazionale del Soccorso Alpino del centro operativo di Bione, che fa parte della diciannovesima delegazione lariana del Cnsas. Dalla base di Villa Guardia a Como, invece, si levava in volo l’eliambulanza. Nonostante il tempestivo attivarsi dei soccorsi, resi difficoltosi dal forte vento che ieri soffiava in quota, per la 58enne non c’è stato purtroppo niente da fare. Un malore è invece la causa all’origine della morte di un uomo di 59 anni, Fabio Scudeletti, di Almè, deceduto nel primo pomeriggio di lunedì 23 dicembre nella zona dal rifugio Canto Alto, nel territorio comunale di Zogno. L’uomo di professione tecnico, era salito al Canto Alto per sostituire delle luci. A lanciare l’allarme alle 13,20, i parenti che si trovavano con lui. Sul posto giungevano i soccorritori del 118 e gli uomini del Soccorso Alpino, che nulla potevano se non constatare l’avvenuto decesso.

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