IMPRENDITORE NEI GUAI PER EVASIONE

Migliaia di corde, funi e reti, vendute anche ai bracconieri e utilizzate nei boschi per la cattura degli uccelli vivi, omettendo di emettere, contabilizzare e registrare complessivamente circa 11.000 ricevute fiscali con conseguente mancata dichiarazione dei relativi ricavi. Secondo i calcoli delle fiamme gialle, si parla di quasi 1 mln di euro non dichiarato al Fisco negli ultimi 5 anni e un’I.V.A. evasa di circa 200.000 euro. Per questo, un imprenditore 55enne di Iseo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Brescia. Non solo non avrebbe registrato ed emesso circa 11.000 ricevute fiscali, ma i documenti fiscali inerenti alle vendite, sia da banco sia on iline, non erano stati conservati. Il reato contenstato all'imprenditore, è quello di distruzione di documenti contabili. Le verifiche sono state svolte dalla Tenenza di Pisogne e dai finanziari guidati dal luogotenente Bruno Gerbini, che hanno setacciato e controllato la documentazione amministrativa e fiscale degli ultimi 5 anni della ditta operante nel Sebino, specializzata nella fabbricazione e commercio di spago, corde e reti. Le indagini sono iniziate nell’ottobre di 2016 dopo un intervento che aveva portato al sequestro di oltre 400 reti da caccia tipologia “reti a tramaglio” e “miste-net”, tassativamente vietate dalla Legge.

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