DROGA IN KENIA ARRESTATO CLUSONESE

Stefano Poli, 71 anni nativo di Gorno e residente a Clusone, pregiudicato per truffa e bancarotta fraudolenta, ricercato da un anno, era sparito dopo una condanna in Cassazione è finito in manette in Kenia con altri due italiani latitanti trovati in possesso di tre chili di eroina, due pistole e 20 mila euro. Erano ricercati da tre procure per altrettante ragioni diverse. L' arresto è avvenuto nel corso di un blitz antidroga. A finire nei guai con il bergamasco Mario Mele, re della discoteche sarde, nuorese di 55 anni, era ricercato dal 2013 e Alberto Fulvio Leone, 68 anni, genovese, latitante dal 2009. Poli era scomparso da circa un anno, quando la Cassazione aveva confermato in via definitiva una condanna a 5 anni emessa in primo grado dal Tribunale di Milano per frode fiscale e bancarotta fraudolenta e confermata in appello. Su di lui, volto noto in Val Seriana ma soprattutto alle Fiamme Gialle di Clusone, pendono una serie di pene concorrenti e un procedimento che lo vede indagato dalla procura di Milano per una frode fiscale da 10 milioni di euro commessa con una società di Ghisalba. Sempre nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura internazionale emesso dalla procura di Milano. L' arresto è avvenuto a Mombasa . Le autorità locali, in una conferenza stampa, li hanno definiti «i baroni della droga». Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio. Secondo le accuse avrebbero gestito un vasto traffico di cocaina ed eroina destinato ai locali notturni di Malindi. «Agivano come un clan mafioso e nelle prossime settimane saranno estradati in Italia», ha assicurato, capo della polizia locale. Poli non aveva intestato nulla a sè ma aveva nominato una prestanome, pregiudicata, che in cambio aveva ricevuto un migliaio di euro. In azienda la donna non si era mai vista: ci andava invece Poli insieme a un collaboratore. L’uomo era stato pedinato e filmato e oltre a continuare a evadere le tasse con lo stesso sistema avrebbe messo a segno alcune truffe, acquistando materiali senza pagarli e vendendo mezzi presi a noleggio.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori