LA CORSA ROSA FA IL BIS A EDOLO

La 17esima tappa del 100esimo Giro d’Italia, da Tirano a Canazei, è tappa interlocutoria perché diversi corridori hanno accusato la fatica del tappone Rovetta-Bormio passando per il Mortirolo, quindi lo Stelvio con la cima Coppie ancora lo Stelvio dall'Umbrail Svizzero. La prima parte della corsa ha avuto salite impegnative, come l'Aprica e il Passo del Tonale, seguite dalla lunga discesa della Val di Sole. La seconda parte sempre in ascesa, con il Gran premio di Giovo, all'inizio della risalita, seguito da un lungo falsopiano sempre a salire fino all'arrivo, posto a 1.442 metri d'altezza. La partenza da Tirano è stata data alle 11,25 e, come da preciso cronoprogramma, alle 12.15 la più bella corsa ciclistica del mondo è passata da Edolo tra ali di folla, tantissime famiglie con bambini, tantissimi ragazzi, dove nella giornata di martedì c'era stata anche la sosta della carovana presa d'assalto dalla gente, mentre questo mercoledì non prevedeva la sosta. Ma la sapiente regia della corsa sa come emozionare al folla ed ecco allora apparire le belle scorte della corsa, il servizio tecnico di gara, le auto del main sponsor, quindi cadenzate ed eleganti le moto della Polstrada i cui agenti non disdegnano, almeno per una volta all'anno, di salutare con gioia applauditi dal pubblico e infine i primi corridori, che distaccano il gruppone. Edolo ha vissuto tutto questo per ben due giorni. La strettoia della strorica galleria sulla 42 che da Edolo conduce al Tonale, che dal prossimo anno sarà certamente più agibile, per gli appassionati della più bella corsa ciclistica del mondo, giunta alla sua centesima edizione, ha dato un brivido in più al pubblico che affollava la piazza centrale di Edolo con il rallentamento forzato della corsa che ha consentito per qualche secondo il faccia a faccia con gli atleti. Edolo, per due giorni, è stata la cittadina del crocevia della grande corsa del centenario

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