PRIMA VOLTA CON IL DOPPIO TURNO
Prima volta con il doppio turno a Darfo Boario Terme dove i residenti hanno superato quota 15 mila e dove quest'anno cambiano anche le modalità di voto. Intanto c'è un esecito di candidati: tre pretendenti alla poltrona di sindaco e sette liste per un totale 109 candidati consiglieri. L'ordine è candidato sindaco n. 1 Fabio Bianchi sostenuto da tre liste la n. 1 la civica Bene Comune, la n. 2 Forza Italia, la n. 3 la civica Per la nostra città. Candidato sindaco n. 2 Gianpaolo Rossi sostenuto a sua volta da tre liste, la n. 4 Basta Tasse, la n. 5 Centro destra per il rilancio, la n. 6 Darfo Boario Terme Città Nuova. Candidato sindaco n. 3 Ezio Mondini (sindaco uscente) sostenuto da un'unica lista la n. 7 La civica Darfo Boario Terme. Sulla scheda ci saranno il nome del candidato sindaco e i simboli delle liste che lo sostengono. Per votare il sindaco si traccia un segno sul suo nome, per votare la lista un segno sul simbolo della lista; si possono esprimere fino a due preferenze scegliendo fra i candidati della lista prescelta (se si scrivono due nomi bisogna rispettare la parità di genere quindi si vota per un uomo ed una donna, pena l'annullamento della seconda preferenza). La novità grossa – che è ammessa solo per i comuni sopra i 15 mila abitanti - è quella del voto disgiunto, vale a dire che si può votare per il candidato sindaco di uno schieramento e scegliere invece di votare una lista e i consiglieri ad essa collegati ma non apparentata con quel sindaco. L'assegnazione dei seggi del consiglio è fatta successivamente alla proclamazione del candidato alla carica di sindaco. E' eletto sindaco al primo turno di votazione il candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi (50%+1). Se questo non si verifica vanno al ballottaggio i due candidati maggiormente votati. Per la votazione di ballottaggio ciascuno dei due candidati può dichiarare di collegarsi ad una o più della liste che al primo turno non erano collegate al suo nome, ma a quello del candidato o dei candidati non ammessi al ballottaggio. A loro volta quelle liste rendono una dichiarazione a sostegno di uno dei due candidati al ballottaggio. Al secondo turno di votazione è eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero dei voti validi. L'assegnazione dei seggi procede sulla base dei voti validi conseguiti da ciascuna lista nella prima tornata, ma con esito diverso a seconda che il sindaco venga eletto al primo o al secondo turno. Prima di tutto la ripartizione dei seggi avviene fra tutte le liste che hanno superato la soglia del 3%. In caso di assegnazione dei seggi dopo la prima votazione si verifica se le liste collegate al candidato eletto sindaco hanno ottenuto un numero di seggi pari almeno al 60% del consiglio comunale. Se questo risultato non è stato raggiunto viene assegnato il premio di maggioranza, cioè vengono assegnati i seggi necessari al raggiungimento di almeno il 60% del consiglio comunale. Solo però se le liste collegate all'eletto sindaco hanno ottenuto almeno il 40% dei voti validi congiuntamente e se nessun altra lista o gruppo di liste (collegate ovviamente ad un altro candidato sindaco) abbia ottenuto il 50% dei voti validi. Se questo non si verifica non si procede al premio di maggioranza. I seggi restanti vengono assegnati alle liste non che hanno superato la soglia con il metodo proporzionale. Potrebbe verificarsi il caso che (si tratta di eventi più unici che rari, ma è ancora successo) il sindaco eletto non abbia in maggioranza i suoi consiglieri.
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