50 ANNI AL SERVIZIO DELLA CHIESA
Il 17 giugno 1967 in cattedrale di Brescia il vescovo Mons. Luigi Morstabilini ordinava sacerdote Don Giuseppe Maffi, originario di Adrara San Rocco, dal 1942 residente ad Artogne, Vicario parrocchiale di Darfo (1967 – 1978), Parroco di Gorzone (1978 – 1990), Parroco di Borno (1990 – 2009)m, anno in cui il vescovo di Brescia mons. Luciano Monari lo nomina parroco di Darfo dal 21 settembre. Nell'aprile 2014 assume anche l'incarico di Parroco di Montecchio, continuando a lavorare perché venga realizzata l'unità pastorale di Darfo. Le sue parrocchie lo hanno ricordato proprio nell'anniversario del suo 50esimo di sacerdozio con una intensa settimana, con un triduo dedicato al tema del Sacerdozio, dell'Eucarestia e della Messa. Sabato 17 giugno, dopo la messa solenne prefestiva, Don Maffi ha partecipato ad una partita di calcio, come capitano della squadra e portiere, delle vecchie glorie del suo oratorio dei primi anni sessanta, partita che ha vinto per 3 a 2 con un tifo da stadio. Quindi nella tensostruttura del nuovissimo campo dell'oratorio che proprio Don Maffi ha voluto fortemente, c'è stata la cena di tutta la comunità. Questa domenica la cerimonia è iniziata in S. Faustino con la consegna del bastone pastorale in ginepro scolpito da Mauro Bernardi con i simboli dell'antico e del Nuovo testamento, quindi la Banda cittadina di Artogne ha voluto onorare il suo concittadino con un corale eseguito con particolare intensità nella chiesa e accompagnando il corteo fino a S. Maria dove Don Maffi è stato ricevuto e salutato dal neoeletto sindaco della Città, Ezio Mondini. Il Vicario del vescovo don Danilo Vezzoli lo ha assistito durante la solenne celebrazione al termine della quale, a nome della Diocesi e delle sue parrocchie, gli ha rivolto il ringraziamento per il suo impegno e l'augurio per il suo cammino futuro. Dopo il brindisi con la sua comunità, Don Giuseppe Maffi ha voluto onorare i suoi morti al cimitero di Artogne, mentre in serata ha presieduto al solenne processione del Corpus Domini da Montecchio a Boario. Come dono simbolico gli è stato dato il bastone del pastore del gregge, quindi i simboli sacerdotali della stola, del pane e del vino e del libro della parola e come dono personale una settimana di meritato riposo dopo tanto lavoro che lo ha visto alla testa di due comunità che contano oltre 5.000 persone.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!