CHIUSA LA STRADA DEL PLAN
6 chilometri di strada da Montecampione 1.200 a Montecampione 1.800 sono in serio pericolo: la parte più critica in questi giorni viene evidenziata da quota 1.450 del Prato Secondino fino all'arrivo ai piazzali di quota 1.880 metri, in località Bassinale, dove è stato realizzato il Residence “Le Baite”. Questo mercoledì il Sindaco di Artogne subito dopo un sopralluogo, sentito il curatore fallimentare di Alpiaz, ex-proprietaria della strada, la cui competenza oggi ricade sul curatore, e l'Ersaf Lombardia, che ha in gestione il demanio delle Foreste della Valgrigna, ha emanato un'ordinanza d'urgenza, la numero 6 del 2017, con al quale la strada viene chiusa ad ogni tipo di transito. Un cavalletto con un cartello di divieto di accesso e l'ordinanza esposta lo evidenziano, sia a monte che a valle dei tre chilometri gravemente ammalorati e pericolosi. La strada serve però gli alpeggi estivi: Malga Bassinale, Malga Campelli di sopra, Malga Cimosco, Malga Rondeneto, Malga Luca, il sistema dell'Alpe Rosello dell'Ersaf (Rosello di sopra, Rosello di mezzo e Rosello di sotto), il percorso al bivacco Marino Bassi, il collegamento con la strada delle Tre Valli, il Rifugio Cimosco, il complesso delle Baite con multiproprietà e attività commerciali. Ma il Sindaco non si limita a ordinare la chiusura: in questi giorni ci sono stati contatti e incontri, anche alla luce di quanto aveva dichiarato il Presidente della provincia di Brescia, Pierluigi Mottinelli, quando nel maggio 2016 aveva inaugurato il grande svincolo a Piancamuno dove sottolineava la volontà di mettere mano decisamente alla strada da Piancamuno a Montecampione, cioè dai 200 metri di quota fino ai 1.800 metri del Plan di Bassinale. La tappa del Giro d'Italia con arrivo al al Plan, dove vinse Fabio Aru, domenica 25 maggio 2014, aveva visto un buon rappezzo del nastro stradale da Piancamuno a quota 1.800.
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