DISPERSI E FERITI IN MONTAGNA

Fine settimana di lavoro per la V delegazione bresciana del soccorso alpino allertata per diversi interventi di soccorso. Il primo nella notte di sabato quando è giunto l'allarme per recuperare un mandriano uscito di notte sotto il temporale, per recuperare la sua mandria. Il mandriano è riuscito a tornare da solo alla malga. Soccorso domenica mattina dalla squadra territoriale e dall'elicottero di Brescia, un uomo colto da malore nella zona di San Glisente nel comune di Esine. Nel tardo pomeriggio intervento al Volano, sopra Cimbergo, sotto il rifugio De Marie, per un mezzo quad riversato nel bosco. Ferite le due persone a bordo, una donna di 41 anni di Concesio portata in elicottero a Brescia per trauma cranico e un uomo di 50 anni di Castelnuovo né Monti accompagnato con la jeep all’ambulanza. Sul posto i tecnici a terra e l’elisoccorso da Sondrio. Altro intervento a Zuvolo, comune di Berzo Inferiore. Un uomo di 57 anni residente in Valle Camonica è caduto con il trial lungo una mulattiera e ha riportato la frattura scomposta di un ginocchio. Sul posto sette tecnici e l’elicottero da Sondrio per il trasporto in ospedale. Poco dopo altra chiamata nella notte di domenica per recuperare un gruppo di ragazzi nella zona della Val Rossa. Erano partiti per visitare le miniere ma si sono separati in due gruppi e poi hanno perso l’orientamento. Il buio ha complicato il rientro e si trovavano in un luogo molto impervio, quindi hanno chiesto aiuto. La centrale del 118 ha inviato le squadre territoriali della VI Delegazione Orobica. I tecnici, che conoscono molto bene la zona e sono riusciti a localizzarli, hanno raggiunto il primo gruppo poco prima delle 23:00, dopo un quarto d’ora anche gli altri due. I quattro ragazzi erano illesi ma hanno dovuto metterli in sicurezza per riportarli a valle. Quando si va in montagna in gruppo, restare uniti può salvare la vita. Spesso in fase di rientro una parte del gruppo accelera e lascia qualcuno indietro, poi scatta l’allarme perché non riescono a ricongiungersi in tempi ragionevoli. Non è però solo una questione di tempi di attesa più o meno lunghi: la persona o le persone rimaste indietro potrebbero essersi infortunate e quindi trovarsi in gravi difficoltà. Non sapere dove sono e che cosa è successo ritarda i soccorsi. In caso di incidente, se si è in gruppo si può essere di grande aiuto e viceversa questo comportamento poco attento agli altri può compromettere la situazione. Ecco quindi il consiglio del soccorso alpino: quando andate in montagna con altri rispettate il passo di ciascuno e non separatevi se non c’è una ragione urgente.

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