IL PUNTO SULL'ALZHEIMER

Dove è arrivata la scienza e la ricerca, cosa la medicina può fare, cosa possiamo fare noi per prevenire e rallentare l'insorgenza della malattia e cosa può e deve fare l'ASST di riferimento con il territorio, per seguire pazienti e famiglie. Di tutto questo si parlarà venerdì 27 settembre alle 20.30 presso il Centro Congressi di Darfo Boario Terme, nel convegno organizzato dall'Associazione Alzheimer camuno sebino, per fare il punto sulle nuove frontiere della ricerca sull'Alzheimer. Interverrà al convegno, il dottore Stefano Cappa, direttore scientifico dell'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia. L'Alzheimer è una realtà che si manifesta in sempre più famiglie, per via dell'innalzamento dell'aspettativa di vita e all'invecchiamento della popolazione. Si tratta di un processo degenerativo che distrugge lentamente e progressivamente le cellule del cervello e tra le forme di demenza senile, è la più comune. L'Alzheimer colpisce la memoria e le funzioni mentali ma può provare anche confusione, cambiamenti di umori, disorientamento spazio temporale. Parlare di questa malattia è in primo luogo importante per dare alle famiglie gli strumenti per riconoscere precocemente l'insorgere della malattia ed intervenire tempestivamente. Per questo l'ASST di Valle Camonica aderisce all'iniziativa. Al convegno saranno presenti la dottoressa Marinella Turla, Neurologa Reponsabile della UOVD Neurologia e la dottoressa Patrizia Civelli, Geriatra dirigente medico dell'UOS Riabilitazione Generale e Geriatrica, per fare il punto anche sulla situazione in Valle Camonica. Sul territorio camuno opera anche l'associazione Alzhmier Insieme di Piancogno impegnata da sempre nell'aiuto delle famiglie e a sostegno dei uclei Alzheimer delle RSA di Boario, Malonno e Piancogno. Il sogno di tutti, è quello di progettare un centro unico per l'Alzheimer per dare risposte alle famiglie. Ma le domande di chi quotidianamente ha a che fare con questa malattia sono molte. Da qui la necessità di un convegno, ospitato dalla Cooperativa Sociale di Valle Camonica e sostenuto anche dal comune di Darfo e dalla Comunità Montana, per alimentare, attraverso voci autorevoli in campo scientifico, la speranza che un giorno, possa esistere una cura.

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