NUOVO PIANO PER IL TRASPORTO OROBICO
C’è voluto un anno e mezzo di lavoro e di confronto con il territorio per mettere a punto il nuovo Piano di bacino, il documento che ridisegna la geografia del trasporto pubblico bergamasco, che entrerà in vigore con i prossimi contratti di servizio, nella migliore delle ipotesi a settembre dell’anno prossimo. Dopo due anni di tagli alle corse, il nuovo Piano non prevede altre sforbiciate, anzi: compatibilmente con i fondi che la Regione destinerà il «Piano base» potrà essere addirittura integrato, con una serie di servizi aggiuntivi già previsti. Individuate 7 linee (di cui 6 già esistenti), che prenderanno il nome di RLink, e che dovrebbero rappresentare una sorta di prolungamento del servizio ferroviario, con orari calibrati su partenze e arrivi dei treni, nuove pensiline, un sistema di semafori serviti e, laddove possibile, anche qualche corsia preferenziale. Si tratta delle linee Bergamo-Piazza Brembana, Albino-Clusone, Bergamo-Darfo (o Lovere), Bergamo-Sarnico, BergamoRomano, Bergamo-Crema e della nuova Villa D’Almè-Ponte San Pietro-Verdello, pensata per intercettare i pendolari della Valle Brembana. «L’obiettivo di base è costruire un sistema unico di trasporto che includa autobus urbani e interurbani, e tramvia delle valli, giocando su interscambi più funzionali e coordinati, anche con il trasporto su ferro. È evidente che attorno a queste linee si dovrà costruire anche un progetto infrastrutturale di immagine e di comunicazione in accordo con i Comuni interessati. Quest’anno la Regione ha destinato al sistema bergamasco 48,9 milioni di euro (di cui 700 mila di contributo straordinario); nel 2020 si tornerà poco sopra i 48,4 milioni, per crescere fino a 50,9 milioni nel 2025. Ed è in base a queste previsioni che è stato redatto il Piano, che di fatto rappresenta anche la base su cui si confronteranno aziende e consorzi nel bando di gara previsto per fine anno.
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