I PROGRAMMI PER LA LOMBARDIA

Sette candidati ed un unico vincitore, secco, al primo turno per la presidenza di Regione Lombardia. I sondaggi – fresco fresco è quello pubblicato in queste ore dal Corriere della Sera - danno in testa il candidato del Centro Destra Attilio Fontana, ma Giorgi Gori del Centro sinistra rassicura una rimonta. Intanto tutti i candidati sono impegnati in una serrata campagna elettorale e nella presentazione dei programmi. Dario Violi 32enne bergamasco candidato del Movimento 5 stelle consigliere regionale ucente ha fra i suoi programmi di blocare il consumo del suolo, ci sono aree industriali dismesse da recuperare e bonificare, bisogna sostenere chi ha il coraggio di investire ed i progetti per l'autonomia devono andare avanti. Con i soldi che resteranno sul territorio si potrebbero dare risposte immediate alla scuola e alle imprese. Dario Violi, nato a Lovere e residente a Bergamo conosce bene anche i problemi delle Valli e della montagna. Il tema del lavoro è caro a Onorio Rosati, 54enne candidato di Liberi e Uguali che in Lombardia non ha trovato la quadra con il PD. Rosati è un ex sindacalista, il primo impegno sarà quello di ridare fiato all'occupazione, ma c'è da risolvere anche il problema delle liste d'attesa della sanità e mettere mano ai problemi di inquinamento e della questione legata ai rifiuti. Far rispettare le regole e la legalità sarà una delle battaglie, così come quella di ridare risorse alla sanità lombarda. Massimo Gatti, 62 anni, è il candidato per Sinistra per la Lombardia. Promette investimenti per la sicurezza della scuola e attenzione alla scuole di montagna. Vorrebbe incentivare le ristruttuazioni dell'edilizia pubblica e popolare, incentivare l'uso dei fondi europei, dare maggior sostegno all'agricoltura, soprattutto a quella di montagna e fermare la cementificazione, recuperando però le aree dismesse. Giulio Arrighini corre per la presidenza della Regione Lombardia con il movimento Grande Nord che ha fondato nel 2017. E sarà ai temi del Nord che il bresciano presterà particolare attenzione con una sfida che sarà tutta sull'autonomia e sul recupero dei territorio. Non vogliamo ministri che ci dicano cosa fare in casa nostra ha dichiarato e fra le prime cose da fare annovera il rifiuto dell'accordo stato regioni del 2011 sui flussi migratori proposto da Roberto Maroni a Formigoni. Unica donna in corsa per la presidente di Palazzo Pirelli è Angela De Rosa, 44enne candidato di Casa Pound. Dice che serve un'inversione di tendenza generale e serve dire basta all'accoglienza, prima gli italiani. E' qui che Casa pound intende intervenire subito. Fra le altre priorità l'emergenza abitativa, l'istruzione, i servizi sociali, la protezione civile. In questi ambiti Casa Pound vuole intervenire in questi campi, e in molti altri, per risolvere le problematiche che rendono difficile la vita degli italiani.

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