EDOLO ONORA ALDO MORO
Questo mercoledì 9 maggio è il 40esimo anniversario della morte di Aldo Moro avvenuta a Roma il 9 maggio 1978: il copro è stato fatto trovare da una telefonata dei suoi carcerieri dentro il bagagliaio di una Rénault rossa in via Caetani. Di Moro in questi anni si è detto, scritto, documentato e riproposto molto. Ma in questo periodo sono soprattutto gli amici di passione politica, chi condivise con lui gli ideali di una democrazia compiuta, moderna, con sguardo aperto all'inclusione ed al dialogo senza barriere, ma anche gli eredi culturali e spirituali di quel grande periodo, a sentirne forte il messaggio e la nostalgia. Per questa ragione, un gruppo di cittadini edolesi, che si riconoscono come sinceri democratici, cioè attenti alle esigenze della comunità ed alla soddisfazione dei bisogni della gente secondo le regole e la giustizia, hanno accettato l'invito del Sindaco a scendere in piazza per ricordare in una breve, intensa cerimonia la figura dell'uomo che si apprestava, in un momento di grave crisi istituzionale, a dare un aiuto personale, anche sofferto ma deciso, alla svolta italiana. Per questa ragione fu rapito e ucciso dalle Brigate rosse che lo vedevano come pericoloso avversario politico della lotta armata senza tregua. La cerimonia di Edolo ha visto presenti gli ex-senatori della cittadina, Vittorio Marniga e Gianpietro De Toni, oltre a tanti che di Moro possono dirsi, almeno per una parte della loro vita politica, allievi e discendenti. Con la cerimonia in memoria di Aldo Moro non si è voluto semplicemente pagare un tributo al ricordo, ma risvegliare le coscienze oggi, più che mai, frastornate dalle evoluzioni spesso incomprensibili della politica.
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