MONDIALE DA RECORD

Due gare dense di emozioni con una dominatrice assoluta nel femminile e una salita al cardiopalma al maschile. Alla fine i nomi da ricordare saranno quelli di Andrea Mayr e Francesco Puppi. Questo l'esito della PizTriVERTIKAL 2018 in quel di Malonno, l'anno in cui si è realizzato anche il sogno della Coppa del Mondo con questa gara che era anche la seconda prova di mountain running World Cup e la quarta di Eolo Vertical Cup. E se di record si deve parlare il primo è quello dei partecipanti, olre 140 gli atleti al via. Il verdetto della cosa è inappellabile: al femminile l'austriaca allunga il proprio dominio, anche il PizTriVERTIKAL: per lei vittoria e nuovo record con il ranking di World Cup saldamente nelle sue mani. Per Francesco Puppi ennesimo capolavoro nella gara che lo ha consacrato nel 2015 e di cui detiene il primato dal 2017. Vince ancora, dopo una battaglia all’ultimo respiro con Perkmann e Kimutai Kirui. Il parterre vedeva alla partenza altissimi interpreti della corsa in montagna mondiale ed italiana decisi a regalare spettacolo sui sentieri tra la frazione di Moscio e la malga Campel alle pendici del monte Piz Tri, tre chilometri e mezzo e mille metri di dislivello. Per andare con ordine. Nella gara donne, partita alle 10:30 i riflettori erano puntati sull’ennesimo capitolo della sfida tra le due massime interpreti mondiali del mountain running only up: l’austriaca Andrea Mayr e la camuna Valentina Belotti. Le due non hanno tardato a lasciare la propria impronta sulla gara staccandosi subito dal resto del gruppo dove pure erano spalla a spalla atlete di caratura internazionale. La Mayr ha dato sfoggio di tutta la propria potenza e classe piegando la resistenza dell’amica avversaria e al passaggio decisivo del Cap di Landò era di 2’40” il distacco tra le due. All'arrivo per l'austriaca è vittoria e record: 38’11” che abbassa di oltre 2 minuti il precedente primato. Alle spalle della fenomenale atleta di Wels ecco acclamatissima Valentina Belotti, lontana dal suo best time ma nettamente prima degli “umani” ed ancora una volta un trattato di tecnica e classe che le hanno permesso di rigenerarsi dopo l’ennesimo infortunio e tornare già ad alto livello in una stagione che la vede lottare ancora su più fronti: World Cup, Eolo Vertical e soprattutto il mondiale andorrano di settembre dove la sfida al mostro sacro si rinnoverà.Non una sorpresa il terzo posto, colto meritatamente dall’irlandese Sarah McCormack. Al maschile scenario completamente opposto: non un dominatore ma una gara da cardiopalma con un gruppo di attaccanti subito in evidenza ed il classico colpo di scena finale che ha davvero mandato il orbita i tifosi assiepati alla Malga Campel. Pronti via ed arriva l’acuto della coppia keniana formata dal leader di coppa Geoffrey Gikuni Ndungu e da Thimothy Kimutai Kirui, con le due gazzelle africane rimanevano Hannes Perkmann e Francesco Puppi, ancora una volta tra i protagonisti del Vertikal che lo fece conoscere al grande pubblico del mountain running nel 2015 con il suo primo titolo italiano. Francesco se l'è giocata sul filo del rasoio con il cronometro che si ferma qualche decina di secondi sopra il suo primato di stabilito lo scorso anno. Questa vittoria fa comunque fare al nostro un deciso balzo in avanti nella coppa del mondo. La piazza d'onore nel mashile è per Hannes Perkmann regolava Kimutai allo sprint per la piazza d’onore mentre Gikuni Ndungu doveva alzare bandiera bianca ma giungeva comunque 4° assicurandosi una dote di punti sufficiente a rimanere in corsa per la World Cup.E oggi si è corsa la classica della corsa in montagna camuna, la Fletta Trail, che vanta 55 anni di storia. Record di iscritti, contrade vestite a festa, oltre 150 volontari impiegati sul percorso e nei vari servizi e soprattutto una gara che ha tenuto con il fiato sospeso dal primo all’ultimo metro grazie a sfide di altissimo livello messe in campo da un plateau di campioni superlativo. Per le donne ha vinto Elisa Desco seconda l’inglese Heidi Davies, terzo posto di Elisa Sortini. Per gli uomini primo gradino del podio per Cesare Maestri. Secondo posto per Bernard Dematteis, terzo Timothy Kimutai Kirui, già bronzo ieri alla Vertical.

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