VERSO IL PIENONE DI FERRAGOSTO

A caccia di un po di refrigerio in fuga dall'afa metropolitana, destinazione le località di villeggiatura. Le previsioni per Ferragosto sono quasi ovunque buone e si sta recuperando un luglio non irresistibile. “La prima settimana d'agosto la città di Bergamo ha registrato l'8% in più delle presenze rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso” commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, alla guida del Gruppo Albergatori. A fermarsi a Bergamo sono soprattutto gli stranieri: “Purtroppo per gli italiani la nostra città non è ancora una destinazione turistica. A Bergamo si ospitano sempre più turisti israeliani, complici le nuove rotte che collegano Orio al Serio a Tel Aviv e a Eilat Ovda. “Scoprono la città e fanno base qui per spostarsi sul lago e visitare soprattutto Milano e Verona” spiega il vicepresidente del Gruppo Albergatori Ascom Alessandro Capozzi. Sui monti la stagione, è ben avviata: “Dopo un luglio un po' sottotono, a rilento si stanno recuperando le presenze dello scorso anno e a ferragosto si punta al tutto- o quasi- esaurito- dichiara Gianfranco Invernizzi,consigliere del Gruppo Albergatori Ascom con delega per il turismo montano- . I turisti arrivano principalmente dalla Lombardia. Si tratta per lo più di famiglie o con bimbi piccoli o con ragazzi adolescenti, che si fermano per tre-quattro giorni in media. A Castione della Presolana resiste ancora la villeggiatura e i soggiorni da un minimo di due settimane fino a uno o due mesi non sono rari e interessano una clientela “over”- con un 85% di provenienza da Milano e hinterland- che sceglie di passare l'estate nei paesini della Valle. Crescono però anche le presenze di coppie e famiglie nei fine settimana. Sull'altopiano di Selvino l'andamento turistico è in linea con l'estate scorsa e si sta recuperando con un agosto promettente rispetto al leggero calo di presenze di luglio. Sul lago si prevede il gran pienone per Ferragosto e le prenotazioni sono buone anche per la settimana successiva, grazie soprattutto a tedeschi e francesi, grandi estimatori del Sebino.

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