INTERVENTO RIUSCITO: ALEX SARA' DIMESSO

Il trapianto con cellule staminali è riuscito e Alex, il bambino affetto da una rara malattia genetica, ora è “in buone condizioni” e sarà dimesso. Alessandro Maria Montresor aveva subito l'intervento circa un mese fa all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Le cellule del padre, manipolate e infuse nel piccolo, ha spiegato il nosocomio, "hanno perfettamente attecchito”. Il percorso trapiantologico "può dirsi concluso positivamente" e Alex lascerà l'ospedale nelle prossime ore. Intanto è emerso un dato positivo: negli ultimi due mesi e mezzo, grazie alla vicenda, sono stati registrati 23mila nuovi italiani donatori. La storia del piccolo Alex, figlio di italiani emigrati a Londra, aveva fatto il giro del mondo scatenando, negli ultimi mesi, una gara di solidarietà per la ricerca di un midollo compatibile che però non aveva dato esiti positivi. Sabato 27 ottobre, Admo aveva allestito a Oriocenter, ma anche in molte altre realtà italiane, un banchetto per iscriversi al registro donatori di midollo osseo. Tante erano state le indicazioni per un gesto semplice capace di salvare una vita. Si era quindi deciso, di provare un ultimo tentativo, sottoponendo il bambino a un trapianto speciale, con una tecnica innovativa, all’ospedale Bambino Gesù di Roma. "Siamo soddisfatti del percorso trapiantologico del bambino, che al momento è stato perfetto - ha commentato Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica dell'ospedale Bambino Gesù di Roma - siamo felici per l'evoluzione di questa vicenda così complessa”. Dal nosocomio ora hanno spiegato che si apre “una nuova fase, che come in tutti questi casi prevede visite di controllo in Day Hospital con frequenza inizialmente settimanale e poi, via, via, sempre più distanziata”. I rischi, da questo momento, sono legati principalmente “allo sviluppo di complicanze infettive” e per questo Alex nelle prossime settimane “andrà monitorato accuratamente” per controllare “il completamento del processo di ricostituzione immunologica, così come il persistere di un attecchimento completo delle cellule paterne”.

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