TRE ANNI PER I BOSCHI CAMUNI

Un capitolo importante dei lavori di messa in sicurezza del reticolo secondario delle strade di montagna, di cui anche il Passo Crocedomini fa parte, è quello sostenuto da Regione Lombardia nei giorni immediatamente successivi alla tromba d'aria del 29 ottobre scorso. Quell'evento aveva causato infatti la distruzione di circa 900 ettari di boschi camuni, con molte piante cadute sul reticolo stradale anche minore, bloccando molti tratti della viabilità agro-silvo-pastorale. La somma stanziata da Regione Lombardia consente anche l'intervento nei boschi lungo la strada del Passo Crocedomini. Per quanto riguarda il materiale legnoso che doverà essere recuperato ci sono due destinazioni: materiale d'opera recuperabile sarà destinato alle segherie camune, mentre il materiale di scarso valore sarà conferito alla centrale termica a biomassa di Ponte di Legno-Temù. I due cantieri lungo la strada del Crocedomini procederanno in sinergia: avanti di qualche centinaio di metri quello boschivo per liberare il più possibile i versanti a monte e a valle del nastro di strada e subito dopo quello stradale con l'obiettivo di concludere quanto prima l'intervento e comunque entro maggio

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