20 MARZO GIU' LE TORRI DI ZINGONIA
270 giorni a partire dal 20 marzo. Questa la tempistica prevista per la demolizione delle sei torri «Anna» e «Athena» di Zingonia. Venerdi 22 febbraio sarà sottoscritto il contratto tra Infrastrutture lombarde e l’impresa che effettuerà i lavori. «Abbiamo lavorato con impegno – evidenzia Danesi – per l’uscita graduale delle persone dagli appartamenti, con un’opera di convincimento senza forzature. Ormai sono rimaste pochissime realtà (tre negozi e un centro culturale, ndr), per le quali a brevissimo arriverà la soluzione. Nel frattempo, un altro palazzo si è liberato: nelle prossime ore demoliremo il vano scale per evitare intrusioni». «Durante i 270 giorni – continua Danesi – si dovrà pensare al futuro dell’area, a come renderla appetibile sul mercato per far rientrare le risorse spese dalla Regione e investirle in progetti di recupero del tessuto urbano e sociale, questa è la vera sfida» L’Aler, gestisce i 6,7 milioni stanziati dalla Regione per la riqualificazione. La demolizione è un intervento atteso da tempo, per il quale l'impegno è stato costante. A presenziare alla demolizione alla anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha voluto essere informato sull'evolversi della situazione. Tra pochi giorni nessun alloggio sarà più occupato, anche per gli esercizi commerciali si stanno mettendo a punto le soluzioni definitive. Sulla demolizione interviene anche Paolo Franco, consigliere regionale di Forza Italia: «Il miglior esempio del pragmatismo lombardo. Alle parole ed agli annunci si è preferito il duro lavoro concreto e certosino che ha portato ad un risultato tanto atteso. Sono orgoglioso di quanto è stato fatto grazie alla collaborazione fattiva di tutti gli enti». Ottimizzare le potenzialità turistiche del territorio, sviluppando una riconversione capace di trasformare il turismo montano invernale, che va via via accorciando la sua periodicità, a seguito della scarsa presenza di neve, in un turismo più tipicamente estivo, potendo contare su quanto di generoso offre la natura nelle nostre valli. Quella attuale pare essere una primavera in anticipo, o un autunno non ancora finito. Quest’anno infatti l’inverno sembra proprio non essersi fatto vedere. Bastava osservare come gennaio sia stato un mese piuttosto mite, con diversi episodi di Föhn che hanno portato per alcune ore le temperature a toccare anche i 18 gradi. Giornate insolitamente calde considerato che la media storica del periodo è di circa 5/6 gradi in meno. Inoltre non è piovuto e non accenna a farlo. Una tendenza, che pare essere destinata a proseguire. L'acqua però in tutto questo gioca sicuramente un ruolo primario, come sottolineato da Giovanni Zambonelli presidente ASCOM Bergamo. Gli ultimi dati relativi al turismo in bergamasca, ci consegnano un volume di presenze e affari degne di territori vocati all’accoglienza. «il miglior agosto degli ultimi vent’anni in città» avevano titolato i media bergamaschi riferendosi alla passata stagione estiva e non è andata diversamente in provincia, con i 200 mila villeggianti sulla sponda orobica del Sebino (in aumento rispetto all’anno precedente); il 10% di turisti in più tra val Seriana e Val di Scalve, e le migliaia di “pendolari” del turismo in molte altre località. Insomma, Bergamo è la seconda «generatrice» di ricchezza turistica della Lombardia, con un movimento superiore ai 2 miliardi di euro.
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