RECORD KENIANO ALLA SARNICO-LOVERE RUN
Una cornice spettacolare, quella del Lago d’Iseo, una panoramica striscia d’asfalto che si estende per oltre 25 chilometri e una consistente marea di oltre tremila persone: non è mancato proprio nulla in occasione della nona edizione della Sarnico-Lovere Run. Ad impreziosire la corsa, svoltasi sul Sebino domenica 28 aprile, anche il nuovo record del percorso: il ritmo imposto fin dalle prime battute dai formidabili atleti africani è infatti stato suggellato, al traguardo, dal nuovo primato firmato dal keniano Paul Tiongik. Il 29enne, in forza al Gruppo Podistico Alpi Apuane, ha fermato il cronometro a 1h15’20'', riscrivendo di fatto quanto accaduto lo scorso anno. Non è stata, però, una fuga solitaria quella di Tiongik che, per tutto l’arco del tracciato, si è trovato a lottare, falcata dopo falcata, con il ruandese Joel Main Mwangi, portacolori della Dinamo Sport e giunto secondo, con il tempo di 1h15’30'', dopo lo strappo finale. Terzo, ma sempre con un tempo di tutto rispetto, un altro keniano: Dikson Simba Nyakundi. La classifica finale vede nelle prime sette posizioni atleti appartenenti unicamente all’Africa, fino ad arrivare all’ottavo posto, conquistato dall’atleta locale, ex azzurro in forza al Gruppo Alpinistico Vertovese, Michele Palamini, che ha chiuso la Sarnico-Lovere in 1h21’52''. Nella gara femminile podio tutto keniano con Lenah Jerotich capace di cogliere il successo in 1h27’06”, seguita a distanza di oltre due minuti da Caroline Cherono e, successivamente, da Mary Wangari Wanjohi. Medaglia di legno, ripagata da una buona dose di soddisfazione, per Elisabetta Manenti che, con il quarto posto, è la prima italiana di questa nona edizione. Dietro i campioni, gli specialisti, largo al popolo degli amatori, capaci di regalare entusiasmo e sorrisi a non finire. In concomitanza alla gara competitiva, da non dimenticare la camminata solidale, della lunghezza di sei chilometri, partita da Riva da Solto, con ben 1.500 partecipanti pronti a sostenere l’Associazione Angelman. Un’edizione che ha soddisfatto pienamente anche Filippo Cassarino, Presidente della società organizzatrice ASD Running Factory e che, grazie all’apporto decisivo di Uniacque, si è confermata l’edizione più green nella storia della Sarnico-Lovere Run.
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