CHE FARE DELLE AREE DISMESSE
L'obiettivo è quello di individuare e sviluppare soluzioni ed interventi finalizzati e un'efficace e concreta riconversione delle aree industriali dismesse per attrarre nuovi investitori e per rispondere alla reali esigenze degli stakeholder. Sono queste le finalità di un progetto – che verrà sviluppato in accordo con l'Associazione Industriale Bresciana e le istituzioni della Valle Camonica. Il primo passo del progetto è stato compiuto questo 2 luglio in comunità montana a Breno con il primo incontro per istituire il tavolo di lavoro per la panificazione strategica sulle aree dismesse. Partendo da Pisogne per arrivare in Alta Valle Camonica si stimano un milione di metri quadrati di aree dismesse, circa 13 che vanno dalla ex Ols di Pisogne all'ex Sidercamuna di Bienno, dalla Banzato di Darfo alla ferriera di Ceto, dalla Fucinati di Sellero all'ex Ucar di Forno Allione. Molte di queste aree sono da bonificare e rappresentano degrado per il territorio. L'attivazione del tavolo permetterà di individuare soluzioni attrattive per la riconversione delle aree. L'idea del tavolo di confronto tra le istituzioni, gli imprenditori, gli ordini professionali è nato dalla conferenza per lo sviluppo della Valle Camonica del 2016, l'iniziativa è quindi stata ripresa da un convegno organizzato dall'AIB nel settembre scorso. Alla prima riunione del tavolo erano presenti gli enti comprensoriali camuni – cui spetterà il compito di coordinare le parti – glli industriali bresciani, i rappresentanti di Regione Lombardia, dell'associazione degli architetti camuni e degli ordini professionali di ingegneri e commercialisti.
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