TRANSUMANZA E FINESTRE SUL PASSATO

Una rivisitazione quella proposta a Castione della Presolana con La Santusa, che ha voluto ripercorrere gli anni in cui la vita locale era dedicata allo sfruttamento dei boschi, all'allevamento di bovini, caprini e ovini. Anni in cui, cure particolari venivano riservate agli appezzamenti di terreno che dovevano garantire agli animali un'adeguata alimentazione. I prati, ben concimati, consentivano fino a tre tagli di fieno annuali. Anni in cui le case generalmente a due piani, avevano vicino alla stalla un porticato che fungeva da deposito per l'attrezzatura di lavoro, sopra il quale trovava spazio il fienile che permetteva il foraggiamento del bestiame, attraverso un buco di collegamento. Non sono mancate finestre sulle radici del territorio, raccontate con dovizia di particolari dalla “Cumpagnia del Fil de Fer” di Piario, che ha descritto il matrimonio ai primi del 900.

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