BERLINO CITTA' SIMBOLO
La sera del 9 novembre 1989 è iniziato, con la prima picconata, l'abbattimento del Muro di Berlino, l,o sbarramento di ferro e cemento lungo 155 chilometri che ha detenuto come in prigione più di un milione di persone per 28 anni. Quella notte crollava anche il Novecento della Cortina di ferro e dei blocchi contrapposti tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Il muro era la "striscia della morte" formata da due muri paralleli di cemento armato e larga alcune decine di metri, che divideva Berlino Est da Berlino Ovest, il Comunismo dal Capitalismo. Le 302 torri di guardia, oggi inglobate dal panorama urbano, non lasciavano scampo ai fuggiaschi: scavalcare il Muro significava ricevere una pallottola nella schiena. Oltre 200 persone morirono nel tentativo di passare da Berlino Est e Berlino Ovest. L'azione simbolo della riunificazione tedesca fu formalmente conclusa il 3 ottobre 1990, ma era stata preparata e preannunciata dalle fughe estive di tedeschi orientali attraverso Ungheria e Cecoslovacchia. Ma anche, il 18 ottobre, dalle dimissioni del leader della Ddr, Erich Honecker, che ancora a gennaio aveva preconizzato vanamente altri "cento anni di Muro". Non solo. L'apertura delle frontiere fra Austria e Ungheria, che aveva aperto un varco letale nella Cortina di Ferro, rese inutile l'esistenza del Muro di Berlino, che di quella cortina aveva costituito il simbolo. Quella sera a Berlino erano quasi le 19 quando il portavoce del governo della Ddr, Guenter Schabowski, convoca una conferenza stampa per dare un annuncio: si può oltrepassare il Muro. Al cronista italiano che gli chiedeva: ”Quando?”, Schabowski imbarazzato rispose : “non ho istruzioni, ma credo anche subito”. Il cronista corse a dettare il “Fon Anfang an”, che deflagrò per tutto il mondo. Nello spazio di un'ora decine di migliaia di berlinesi dell'Est si spingono verso la frontiera. Le guardie, colte di sorpresa da un afflusso così massiccio, alzano le sbarre bianche e rosse permettendo a tutti di passare senza controlli. I più stupiti e inermi di tutti sono apparsi i Vopos, gli agenti della polizia del popolo che per quasi trent'anni avevano sparato contro chiunque tentasse di scavalcare il Muro. Quella notte i berlinesi festeggiarono tra picconate e abbracci. Dopo decenni di divisione, tanti poterono finalmente ricongiungersi ai propri parenti. Molti giovani videro luoghi di cui avevano soltanto sentito parlare; e poi fiaccolate, urla, brindisi e sventolio di bandiere della Germania. I giornali avevano già pronto il titolo che non vedevano l'ora di stampare: "Berlino è di nuovo Berlino". Nel novembre 1989, a un solo mese dalla "Caduta", l'intero muro all'interno della città era stato abbattuto ad eccezione di sei punti che furono mantenuti come monumento alle forze che resistono alle divisioni, che alla fine le spezzano con un abbraccio.
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