LAVORO NERO E MALTRATTAMENTI
Sfruttava cinque lavoratori in nero in un laboratorio tessile di Calcinato. Per questo una donna cinese è stata arrestata dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Brescia con i carabinieri di Desenzano. Tre dei lavoratori trovati a lavorare alle sue dipendenze senza contratto erano anche clandestini e verranno espulsi. Il laboratorio con 31 postazioni di lavoro è risultato inoltre non in regola con le normative sulla sicurezza ed è stato sequestrato. Nei confronti della ditta e della titolare sono state elevate sanzioni per circa 50.000 euro. Controllati anche due laboratori tessili gestiti sempre da cittadini di nazionalità cinese, a Bedizzole e Calcinato. In entrambe i controlli sono stati denunciali a piede libero i titolari per violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, elevando sanzioni per circa 10.000 euro. E' finito invece in manette per maltrattamenti il 18enne di Paratico arrestato dai carabinieri della stazione di Capriolo che era solito minacciare di morte, picchiare e derubare i genitori per pagarsi la cocaina e l'alcol. I genitori, dopo essersi rivolti ai servizi sociali, esasperati alla fine hanno dovuto chiamare i militari davanti alle minacce anche con il coltello. Il 18enne è quindi finito in carcere. Era vittima di maltrattamenti anche una donna che nei giorni scorsi si è presentata dai carabinieri di Gavardo denunciando quasi 20 anni di prevaricazioni e vessazioni da parte del compagno sempre ubriaco e senza lavoro. La donna ha chiesto protezione per sé e per il figlio e l'Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere dell'uomo che dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
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