PREMIATI I MIGLIORI ORTI E PRATI
Fare l'orto è oggi qualcosa di assolutamente al passo con i tempi come dimostra il rinnovato interesse green di molte città e la maggiore attenzione verso ciò che è sano e genuino. Una pratica che nelle nostre valli, dove la ruralità è insita nel dna, è incentivata dal Parco dell'Adamello che per il quinto anno consecutivo ha indetto il concorso per il miglior orto alpino e anche quello per i miglior prati da sfalcio, riscontrando la partecipazione di una settantina di orticoltori e agricoltori, ma anche semplici appassionati dal pollici verde. Le premiazioni si sono svolte questo sabato mattina al Centro Polifunzionale di Berzo Demo i cinque vincitori ex equo sono risultati Pierino Negri di Corteno Golgi per l'estremo ordine di un orto da mangiare con gli occhi, ad Adriana Testini di Vione per l'abbinamento di piante e colori, a Monia Mottinelli per l'orto della scuola primaria di Malonno che ha coinvolto gli studenti in lezioni all'aperto, a Carlo Milano di Malegno per il suo orto con sementi per la maggior parte auto prodotte; Silvano Arrigoni di Piancogno per aver riprodotto i sapori del mediterraneo nel suo orto camuno e Bruno Della Noce per l'orto dell'Eremo di Bienno che arricchisce un contesto di grande spiritualità. Sono stati inoltre consegnati degli attestati ad altri partecipanti meritevoli di menzioni ma tutti gli orti valutati erano degni di essere premiati anche solo per la passione e l'impegno di chi ha coltivato l'arte di lavorare la terra per raccogliere i frutti della natura. Contribuiscono al paesaggio agricolo delle nostre valli anche i prati da sfalcio che contrastano l'avanzata del bosco e che sono premiati dal concorso indetto dal Parco per premiare quelli meglio gestiti presenti all'interno delle aree protette di Valle Camonica. 22 i prati premiati da una giuria che ha tenuto conto di quattro qualità: la ricchezza floristica, l'equilibrio, la composizione e il valore foraggero e che sono stati valutati dal punto di vista naturalistico e agronomico. L'esito del concorso permette quindi ai gestori dei prati di avere informazioni utili per la propria attività, sia imprenditoriale sia hobbistica ed incentiva un'attività di rilievo nel panorama agrozootecnico e naturalistico alpino.
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