A NIARDO LA PANCHINA DI GLORIA

La panchina rossa in ricordo di Gloria Trematerra, opera in acciaio di Franchino Formentelli di Sscianica di Sellero e le scarpette rosse in acciaio opera di Pietro Giulio Chini di Niardo in ricordo di Gloria Trematerra, uccisa la sera del 17 aprile 2015 dal marito Tullio Lanfranchi, a Niardo, sono l'opera realizzata per dare un segno concreto da parte della popolazione che Gloria è nel cuore di tutti. Al punto che il suo posto è segnato oggi da un forte simbolo, un pugno nello stomaco, nellla piazza simbolo del paese, Il Comune di Niardo, in collaborazione con l’associazione Dieci e il Centro antiviolenza di Darfo, ha voluto così ricordare l'insegnante uccisa dal marito, lasciando i due figli Alice e Francesco, oggi di 23 e 25 anni. In piazza a Niardo si è udita anche la voce autorevole e drammatica del centro antiviolenza di Vallecamonica che ha ricordato gli sportelli di Darfo e Cedegolo, annunciando che presto sarà necessario aprirne uno anche in alta Vallecamonica. L'iniziativa di Niardo rientra nel programma predisposto per la Giornata contro la violenza sulle donne in Valle Camonica che si è svolta il 25 novembre: alle 18.30 di questa domenica 8 dicembre è stata celebrata la Messa nella chiesa parrocchiale di Niardo; quindi nella piazza centrale di Niardo la cerimonia di intitolazione della panchina rossa in memoria di Gloria Trematerra. Poggi quello è il posto di Gloria perché Niardo non vuole dimenticarla. Ora l'idea di Karim Cherif, l'artista torinese che ha inventato le panchine rosse come testimonianza contro la violenza sulle donne, dopo la panchina di Sellero e Cedegolo, ha consentito di realizzare la panchina anche a Niardo, ultimo comune in ordine di tempo dove è esplosa la furia omicida tra le pareti domestiche. E dal chiuso di una casa, oggi il messaggio di Gloria Trematerra è davanti agli occhi di tutti.

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