GIACOMO GAZZOLI CHIEDE GIUSTIZIA
Questo è Giacomo Gazzoli oggi, pensionato di 72 anni, residente a Braone e abitante con la compagna a Corteno Golgi, che domenica 11 novembre 2018 alle 15.30 venne colpito da una pallottola da caccia agli ungulati, mentre in auto transitava sulla strada comunale da Corteno a Santicolo per raggiungere Braone. Quel giorno ha rischiato la vita: la pallottola è penetrata nel midollo spinale, ancora oggi nel suo corpo ci sono tante schegge. Dopo 7 mesi a Sondalo ed uno a Brescia, oggi è sulla sedia a rotelle, ha dovuto abbandonare la casa di Braone, perché nel centro storico non c'è la possibilità di abbattere le barriere architettoniche. Vive con la compagna a Corteno Golgi, dove di recente ha fatto costruire un ascensore che gli permette di raggiungere il secondo piano della casa dove abita e quindi di avere un po' più di autosufficienza. Dopo il calvario degli ospedali, durato ben 8 mesi, tornato a Corteno, Giacomo Gazzoli ha dovuto ripensare la sua vita, riorganizzandosi per poter continuare a vivere con le sue passioni: il calcio, come allenatore di una squadretta di ragazzini a Corteno; la vigna e il frutteto a Braone, suo orgoglio e passione di una vita; il poligoni di tiro a Breno dove, da volontario, prestava servizio con competenza e capacità. E' passato più di un anno da quella terribile domenica: con l'anno nuovo, Giacomo augura a sé stesso di recuperare ancora un po' di salute e chiede a chi ha sparato di avere coraggio e di farsi vivo, per un confronto, per un faccia a faccia per capire e far capire a a chi ha compiuto quel gesto insano il grave errore che ha compiuto. Giacono ha fiducia nella Giustizia: continua a ripetere che prima o poi arriverà.
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