TUNNEL A RISCHIO: DOVE SONO I FONDI?

40 tunnel a rischio nel bresciano, 31 nella bergamasca. All'indomani della caduta di calcinacci nella galleria di Dezzo lungo la provinciale 294 in Valle di Scalve che ha colpito anche un'auto, per fortuna non provocando feriti, anche Dario Balotta esponente di Legambiente Sebino e di Europa Verde, prende posizione sulla questione. In provincia di Bergamo sono 31 le gallerie da tenere in sicurezza, in quella di Brescia 40. Infiltrazioni d’acqua, illuminazione, sistemi antincendio, aerazione, segnaletica e pavimentazione richiedono un costante monitoraggio e tante risorse che né le provincie né l’Anas hanno a disposizione. Lo dice Balotta in un suo comunicato dove aggiunge che mentre le strutture invecchiano, i fondi per la manutenzione si riducono: esattamente l'opposto di ciò che è necessario e auspicabile. Gli unici fondi a disposizione per fare la manutenzione delle gallerie e delle strade lombarde - dice ancora Balotta - sono quelli - ancora non spesi - delle nuove strade (spesso inutili) come quella della Valtrompia. L’Anas ha infatti nelle sue casse 200 milioni di euro che dovrebbero servire alla costruzione dell’autostrada della Valtrompia, ma che sarebbe meglio fossero destinati alla manutenzione e la sicurezza della rete viaria locale conclude Balotta: un tema che si ripropone con forza dopo il nuovo crollo avvenuto sabato scorso, questa volta nella galleria della Via Mala (ex statale 294). Nella galleria sulla strada che porta dalla valle di Scalve alla Valle Camonica, al confine delle province di Brescia e di Bergamo, due automobili sono riuscite a schivare i calcinacci mentre una terza è stata colpita, per fortuna senza danni per i passeggeri.

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