CALCINACCI IN VIA MALA: SERVE MANUTENZIONE

Sicurezza in via Mala, quanto accaduto questo sabato nella prima galleria di Dezzo riporta il problema in primo piano. Se questo tratto di strada è, infatti, particolarmente suggestivo, è anche parecchio pericoloso. Lo hanno dimostrato negli anni gravi fatti di cronaca. Le gallerie sono state costruite, quella interessata dalla caduta di calcinacci risale agli anni '70, proprio per bypassare i tratti più a rischio. Ma se anche le gallerie diventano pericolose...Se per fortuna questo sabato i danni si sono limitati alle auto, non è successo niente di grave è comunque necessario fare il punto della situazione. Infatti, appena successo il fatto il presidente della comunità montana di Scalve Pietro Orrù ha chiesto l'intervento della provincia che già nella mattinata di sabato ha provveduto ad un primo sopralluogo nel tunnel. In posto c'erano anche le forze dell'ordine, i carabinieri di Vilminore e Pisogne. Dopo le verifiche la strada è stata immediatamente riapertura e nel pomeriggio non vi era più traccia di quello che era successo. Ma dopo quando accaduto sulla rete viaria nazionale i segnali di cedimento non vanno di certo sottovalutati. Ecco perché dopo i sopralluoghi di sabato ne seguiranno altri più approfonditi nelle prossime ore quando i tecnici della provincia torneranno in zona per effettuare dei carotaggi sul soffitto e fare chiarezza sulle cause del distacco e sulla salute della volta della galleria. Gli amministratori della Valle di Scalve ovviamenti si augurano che venga presa in considerazione la situazione generale della SP294 arteria fondamentale per i collegamenti con la Valle Camonica. Qui transitano pullman di linea, studenti, lavoratori, camion che trasportano marteriali. La via Mala è una via di comunicazione indispensabile e molto trafficata e come tale va considerata, tanto è vero che è una delle strade che dovrebbe tornare in campo ad ANAS che potrebbe garantire una manutenzione più accurata rispetto a quella delle province di Brescia e Bergamo che devono fare i conti con le ristrettezze economiche. Tra l'altro questa galleria, insieme alla Castagneti sempre lungo la SP294 in comune di Angolo, e a tutte le gallerie bresciane della 510 nel tratto Pisogne-Iseo figurano nell'elenco stilato dal Ministero delle infrastrutture delle gallerie a rischio. Ovviamente il ministero ha valutato vari parametri che vanno dal pericolo di crollo e di gravi incidenti (del tutto escluso nel bresciano) all’impermeabilizzazione, dalle infiltrazioni d’acqua, alle corsie di emergenza e vie di fuga, dalla videosorveglianza agli allarmi antincendio e rilevamento di fumi. I problemi bresciani sarebbero per lo più relativi al riciclo dell'aria e in qualche caso ad infiltrazioni. Il Broletto, al momento, sta mettendo mano alla verifica di viadotti e ponti critici (almeno 24) poi farà anche un monitoraggio delle gallerie – in provincia di Brescia vi sono 62 gallerie, 37 quelle che superano i 500 metri, per un totale di circa 40 chilometri. E' chiaro che una volta stabiliti i problemi andranno fatti i progetti per la loro risoluzione, ma i soldi per portarli a termine non ci sono a meno che non intervenga lo stato.

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