STOP AI LAVORI SUL VIADOTTO

Stop ai lavori o meglio nessun via ai lavori sul viadotto di Breno lungo la statale 42 che l'Anas aveva programmato di far partire oggi. Le proteste dei sindaci, sommate al malumore della provincia hanno spinto l'ente per le strade a procastinare le opere che pare no partiranno prima di un incontro con gli amministratori locali. Il tema ovviamente sarà quello del traffico che deviato dalla statale dovrà per forza di cose transitare nel centro dei paesi. Il viadotto, per capirci, è quello che passa sopra il ponte della Madonna al centro della cronaca da molto tempo ma riportato alla ribalta dopo i casi del 2017 quando venne chiusa – e lo è tuttora – anche la pista ciclabile che passa sotto il ponte di Cividate Camuno, quello per la cui sistemazione è stato presentato il progetto qualche settimana fa. La colpa di Anas sarebbe quella di non aver avvisato i sindaci dei lavori per la messa in sicurezza del sovrappasso dal quale, gà prima del 2017 – anno in cui gravi fatti di cronaca a livello nazionale avevano suscitato l'interesse dell'opinione pubblica e una maggior attenzione anche sui pilastri e sui viadotti di casa nostra – cadevano calcinacci nel piazzale sottostante e nei pressi di una casa che si trova proprio a ridotto dei pilastri che sorreggono il viadotto. La notizia che sarebbero partiti i lavori è arrivata in Provincia a Palazzo Broletto e in Valle Camonica venerdì pomeriggio: con una scarna comunicazione si avvisava che questo martedì sarebbero partiti i lavori per la messa in sicurezza e la manutenzione del viadotto che prevedeva la chiusura della statale in direzione nord e che il traffico in salita sarebbe stato deviato all'uscita di Cividate per poi rientrare in superstrada a Breno Nord. Tre i comuni dunque che si sarebbero visto invadere dal traffico senza neppure un preavviso: Cividate Camuno dove tutti conoscono il problema dello svincolo provocato appunto dai problemi del ponte, Malegno, dove spesso accade e la notizia è di qualche giorno fa che vi siano code provocate dalla chiusura dei passaggi a livello e Breno. Ecco allora che i primi cittadini hanno sollevato qualche perplessità: il carico di traffico, anche di mezzi pesanti potrebbe creare non solo disagi nei centri abitati ma anche pericoli per i pedoni, ulteriori sollecitazioni alle strade ed ai ponti che attraversano gli abitati, insomma una situazione che va valutata con attenzione. Da qui la decisione di Anas di non dare il via ai lavori, almeno non prima di aver incontrato tutti gli attori che girano attoro a questo progetto sicuramente necessario per la sicurezza di tutti. A breve quindi dovrebbe esserci un incontro fra i sindaci dei tre comuni interessati, probabilmente con gli enti locali e la provincia. La soluzione potrebbe essere quella che anche con l'avvio dei lavori almeno i mezzi pesanti – con un semaforo a chiamata – potrebbero continuare a transitare sul viadotto di Breno non intasando troppo i centri di Cividate Malegno e Breno dove invece verrebbero fatte confluire le auto dirette verso nord.I lavori sul viadotto, dopo i fatti tragici del 2017 sulla A14 ad Ancona e sulla super 36 ad Annone Brianza in provincia di Lecco per il crollo dei cavalcavia erano stati chiesti con urgenza dagli amministratori camuni, sindaci e comunità montana, sostenuti anche da una lettera che le organizzazioni sindacali di categoria avevano inviato ad ANAS.

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