ILLECITI AMBIENTALI, CANTIERE FERMO
Cantiere chiuso, due escavatori, un autocarro e un'area di circa 700 metri presso la sede dell’impresa esecutrice dove veniva stoccato il materiale asportato dall’alveo del fiume sequestrati, cinque persone, tutte legate all’impresa che sta eseguendo i lavori indagate a diverso titolo e in concorso tra loro. Illeciti ambientali sul fiume Dezzo, interviene la Polizia Provinciale di Bergamo e Valle di Scalve e ferma i lavori di realizzazione della centralina idroelettrica in località Saculì sul fiume Dezzo tra i comuni di Colere ed Azzone. Gli agenti della polizia provinciale sono intervenuti – dopo apppostamenti e controlli – in seguito ad alcune segnalazioni in merito ad una illecita asportazione di materiale dal fiume dove sono in corso le opere di sbancamento per realizzare la presa che dovrebbe alimentare la centralina. Le indagini scaturite dalle segnalazioni hanno confermato i sospetti. Cinque persone – quelle indagate – si sarebbero rese responsabili dell’asportazione di materiale fluviale e del mancato rispetto delle prescrizioni previste in fase di autorizzazione dell’opera da parte degli Organi competenti: gli indagati dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria competente di gravi reati che vanno dal furto aggravato allo smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi (stoccati in un'area presso la sede della ditta a pochi chilometri dal cantiere) all’inquinamento ambientale. La realizzazione delle centralina era già stata oggetto di polemiche e preoccupazione da varie associazioni del territorio. “L’attenzione nei confronti dei fiumi e del patrimonio ittico è massima – afferma il Commissario Capo Pietro Bergamelli – e la Polizia Provinciale vigila quotidianamente affinché le attività autorizzate siano effettuate nel rispetto delle norme, posto che le stesse sono finalizzate alla conservazione della qualità delle acque, dell'ecosistema fluviale e della fauna ittica”. GRAVE INFORTUNIO AD ANGOLO T. Infortunio sul lavoro questo giovedì pomeriggio ad Angolo Terme poco dopo le 14.00 nel cantiere per la costruzione della centralina idroelettrica sul torrente Dezzo, sotto la strada provinciale che conduce al paese, in viale Regina Elena, all'altezza del civico numero 6. Un operaio di 28 anni originario di Mornico, che stava lavorando nella forra del torrente, mentre operava ad una gru per lo spostamento dei materiali, per cause in via di accertamento, sarebbe rimasto agganciato con l'avambraccio destro alla corda del gancio per il sollevamento dei materiali, mentre la gru era in movimento, senza riuscire a liberarsi dalla terribile morsa. I compagni di lavoro sono intervenuti rapidamente per soccorrerlo: nel frattempo è scattato l'allarme al 112 che ha inviato sul posto l'ambulanza da terra del 118 di Camunia Soccorso e da Esine l'Automedica, mentre da Sondrio è stato fatto arrivare l'elicottero. atterrato nella piazzola del parco degli Alpini di Angolo Terme. Intanto l'infortunato era stato messo in sicurezza sulla barella spinale e trattato dal team sanitario presente. Il team a bordo dell'elicottero è stato recuperato dall'ambulanza e trasferito sul luogo dell'incidente: una volta stabilizzato e trattato come da procedura, il 28enne è stato trasferito sulla barella portantina e trasportato dai soccorritori lungo la ripida scarpata fino all'ambulanza che lo ha caricato a bordo e quindi portato alla piazzola dell'elicottero che ha provveduto a trasferirlo in volo al Civile di Brescia in codice giallo. Nel frattempo nel cantiere erano giunti anche i tecnici della Ats della Montagna per i rilievi di competenza, mentre una pattuglia di carabinieri di Artogne ha provveduto a garantire la sicurezza della zona durante le complesse e delicate operazioni di intervento. Alle 15.35 l'elicottero è atterrato al Pronto soccorso del Civile dove il giovane è stato sottoposto all'intervento del caso: l'arto superiore destro, con particolare riferimento alla mano, al polso e all'avambraccio, pare abbia subito importanti lesioni.
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